Una delegazione del partito dei conservatori europei dell’Ecr è volata a Miami per partecipare alle manifestazioni del patria y vida organizzata dall’associazione degli esuli cubani della Florida per protestare contro il regime castrista cubano. Il programma è assai ricco per il folto gruppo di parlamentari europei, composto da una rappresentanza italiana di Fdi.
Il gruppo di parlamentari europei ha in agenda incontri con i membri dell’Asamblea de la Resistencia Cubana, una coalizione di 35 gruppi anticomunisti e pro diritti umani dentro e fuori Cuba, con simpatizzanti europei, figure di spicco dell’opposizione di Cuba, Venezuela, Nicaragua, Bolivia e altri paesi. Saranno presenti anche organizzazioni e fondazioni della società civile. Giovedì si terranno dibattiti pubblici su temi quali come gli Stati membri dell’UE dovrebbero agire nei confronti dei regimi che smantellano, violano o sopprimono direttamente i diritti e le libertà dei loro cittadini. Sabato e domenica sarà inaugurata la Coalizione parlamentare transatlantica per una Cuba libera e sarà firmata una dichiarazione comune.
Il presidente cubano Miguel Diaz Canel ha vietato una marcia prevista nella capitale ed in altre città, ed ha vietato l’ingresso nell’isola ad un delegazione di esuli, accompagnati da alcuni parlamentari europei, tra cui l’italiano Carlo Fidanza, per manifestare la vicinanza con i dissidenti cubani e la repressione nei loro confronti da parte del regime.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken domenica ha condannato le “tattiche di intimidazione” del governo cubano in vista della marcia prevista per lunedì a Cuba e ha promesso che gli Stati Uniti avrebbero adottato misure volte alla “responsabilità” per la repressione.
Il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez ha risposto su Twitter poco dopo, dicendo agli Stati Uniti di stare fuori dagli affari cubani. “Antony Blinken dovrebbe imparare una volta per tutte che l’unico dovere del governo cubano è verso il suo popolo e rifiuta, per suo conto, l’interferenza degli Stati Uniti”, ha detto Rodriguez.
“Ieri nella giornata delle manifestazioni a Cuba, nuovamente represse dal regime comunista, abbiamo portato il sostegno di ECR Group ai principali esponenti dell’opposizione in esilio. Con noi il Governatore della Florida Ron DeSantis e la sua Vice Jeanette Nunez, due repubblicani molto amati da queste parti perché non scendono a compromessi quando c’è da difendere la libertà” ha dichiarato Carlo Fidanza durante la manifestazione di lunedì a Miami
“Siamo qui per lanciare un grido di libertà. Vogliamo dire alla gente che non sono soli”, ha detto alla reuters il manifestante di Miami e giornalista Serafin Moran, 43 anni. “Oggi mandiamo un saluto, un messaggio al popolo di Cuba: se tu sei nelle strade, anche noi”.
“Patria y Vida”, prende il nome dalla canzone dei rapper cubani, che è diventato ormai lo slogan più ripetuto durante le manifestazioni del luglio scorso a Cuba, e adesso sembra essere diventato l’inno riconosciuto di tutto il movimento di protesta. Con un titolo in aperta contrapposizione al famoso “Patria o Muerte”, slogan della rivoluzione castrista, viene rilanciato in tutta l’isola dalle stazioni radio della Florida e da quelle semi-clandestine che si ascoltano nei barrios più popolari.