Bruxelles – Il nucleare ha pro e contro, si può fare purché con scelte ponderate. Il vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans, non chiude all’energia prodotta da atomo, ma neppure la promuove a pieni voti. Presto l’esecutivo comunitario dovrà sciogliere la riserva, dire se le centrali potranno beneficiare dei fondi UE perché sostenibili. Il responsabile per il Green Deal offre consigli, e forse anticipazioni. “Investire nella quarta generazione sarebbe una scelta intelligente“.
Nucleare di nuova generazione, dunque. “E’ più piccolo, è meno costoso”, spiega intervenendo allo European Business Summit, l’appuntamento a cadenza annuale per discutere delle questioni di forte attualità. “E’ certo che il nucleare ha zero emissioni” di CO2, ricorda l’olandese. “Ma è costoso, e non c’è reattore che non venga realizzato con ingenti aiuti pubblici, mentre il privato investe nell’eolico”. Insomma, ci sono aspetti sostenibili e altri meno, “è un calcolo economico che bisogna fare” se si vuole puntare sull’energia da atomo. Timmermans ha le idee chiare. “Se proprio si vuole investire nel nucleare, si pensi a investire nella quarta generazione”.
Quindi una considerazione sull’ultima conferenza mondiale sul clima. “Non abbiamo raggiunto quel grande successo che speravamo, ma non è stato un fallimento”, dice a proposito dell’accordo finale trovato a Glasgow. Quindi spende parole positive per la Cina. “Ha assunto un impegno con gli Stati Uniti, e trovo sia importante”. C’è stato anche l’impegno a fare meno uso del carbone. “Personalmente preferisco l’abbandono alla riduzione”, ma anche una riduzione da parte della Cina è qualcosa che “va nella giusta direzione”.]