Bruxelles – Non ci sono solo i governi a spingere per l’esclusione del gas naturale e del nucleare dalla tassonomia verde. Un gruppo di 21 deputati del Parlamento europeo (Verdi e S&D) e dei parlamenti nazionali di diversi gruppi politici ha indirizzato ieri (16 novembre) una lettera congiunta alla Commissione europea invitandola a non classificare l’energia nucleare e il gas fossile tra gli investimenti potenzialmente sostenibili dell’energia. Tra i 22 nomi anche quello dell’italiana Eleonora Evi.
L’Esecutivo “deve escludere il gas e il nucleare dalla tassonomia verde per garantirne la credibilità e indirizzare gli investimenti in fonti energetiche realmente sostenibili”, si legge nell’appello congiunto. “Qualora la Commissione volesse comunque avanzare una proposta, le chiediamo di farlo e di attendere che tutti i governi nazionali siano stati in grado di formarsi un parere”.
Bruxelles dovrebbe proporre entro la fine dell’anno il secondo atto delegato che andrà a completare il primo pubblicato ad aprile e riguardante le attività economiche da qualificare come un contributo alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, ovvero i primi due dei sei obiettivi riconosciuti dalla Tassonomia, quelli più propriamente climatici. In questa occasione, ha rimandato a data da definirsi una decisione sui criteri di sostenibilità per gli investimenti che riguardano il gas e il nucleare, ma anche quelli riguardanti l’agricoltura.
Con la crisi dei prezzi del gas e dell’elettricità, il dibattito – soprattutto per quanto riguarda l’energia dell’atomo – si è fatto più acceso. “Non vogliamo fuorviare gli investitori che vogliono investire nella sostenibilità e utilizzare questi soldi per dare un vantaggio finanziario alle nuove centrali nucleari e a gas”, scrivono i deputati, sottolineando che in questo modo gli investimenti nell’energia nucleare e nel gas fossile verrebbero così collocati quasi allo stesso livello della costruzione di turbine eoliche e di impianti solari”. La strada per abbassare i prezzi dell’elettricità a lungo termine, garantire la sicurezza energetica e proteggere il clima, è quella di chiarire”i criteri di sostenibilità nella tassonomia devono essere chiari qui per orientare coerentemente gli investimenti verso le energie rinnovabili e l’efficienza energetica”, concludono.