Bruxelles – “Invitiamo la Conferenza sul futuro dell’Europa a discutere e approfondire nei prossimi mesi le tematiche di ricerca e innovazione, in modo da porre la R&I al centro del dibattito sulle future sfide e priorità dell’Unione europea”. È questo il messaggio principale dell’Appello-Manifesto Research and Innovation for tre Future of Europe, lanciato da venti organizzazioni del mondo della ricerca e innovazione italiana ed europea, da oggi aperto alla sottoscrizione pubblica.
Tra i primi firmatari, sono presenti organizzazioni rappresentative dell’intera comunità europea di R&I, dalle università agli enti di ricerca, alle associazioni di categoria del mondo industriale e della piccola e media impresa. Tra gli aderenti iniziali figurano anche APRE, Confindustria, CNR, CRUI, ENEA, FAST e Unioncamere.
La Conferenza sul futuro dell’Europa, che ha preso il via la scorsa primavera ed entra ora nella sua fase decisiva, è stata presentata – si legge nel Manifesto – come “un’opportunità unica per i cittadini europei di riflettere e dibattere sulle sfide e le priorità dell’Unione. Nonostante il ruolo centrale che rivestono per il futuro del Vecchio continente, la ricerca e l’innovazione – fanno notare le organizzazioni firmatarie – non sono state incluse tra gli argomenti prioritari selezionati inizialmente dalla Conferenza”. Non c’è dubbio però – proseguono i promotori – che il futuro dell’Europa e dei suoi cittadini “sarà in gran parte legato ai risultati nel campo della scienza e della tecnologia”. Nei prossimi anni, la ricerca e l’innovazione saranno fondamentali per guidare la ripresa europea post-Covid, accelerare la transizione ecologica e la trasformazione digitale, e sostenere le aspirazioni di autonomia strategica dell’Unione.
Per far questo, ad esempio, “l’Unione europea dovrebbe accrescere le proprie ambizioni sul rilancio dello Spazio europeo della ricerca, disegnare politiche per l‘innovazione più incisive per il nuovo decennio e concepire un approccio rafforzato e più europeo per i finanziamenti pubblici e privati in R&S”. La pandemia ha portato inoltre la scienza e la tecnologia al centro del discorso pubblico. Mai come oggi – si legge ancora nel Manifesto – “è fondamentale promuovere un dialogo aperto tra scienza, tecnologia e società e un impegno diretto dei cittadini nelle attività di ricerca e innovazione, in modo che gli Europei possano continuare a riconoscere il contributo della scienza e della tecnologia al progresso e alla propria vita quotidiana”.
Il Manifesto Research and Innovation for the Future of Europe è pubblico sul sito researchforeurope.eu ed è possibile aderirvi sia come organizzazione che a titolo individuale.