Bruxelles – Dopo le tarme della farina, ora è la locusta migratoria a finire (volendo) sulle tavole degli europei tra i “nuovi alimenti”. La Commissione UE ha autorizzato oggi (12 novembre) l’immissione sul mercato dell’insetto in varie forme – congelato, essiccato e in polvere – precisando che sarà destinato alla commercializzazione come snack o ingrediente in altri prodotti.
Il via libera del Berlaymont arriva dopo un parere positivo dell’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che a luglio si è espressa a favore sulla sicurezza dell’alimento. L’UE definisce “nuovi alimenti” tutti quelli che non erano consumati in maniera massiccia dagli esseri umani prima del 15 maggio 1997, quando è entrato in vigore il primo regolamento europeo sui nuovi alimenti. La Commissione chiarisce in una nota che tutti i prodotti contenenti questo nuovo alimento “saranno etichettati per informare su potenziali reazioni allergiche”.
Le tarme della farina sono state le prime, ma non saranno le uniche. Al momento l’UE è consapevole che gli insetti come alimenti (in particolare sotto forma di farine) rappresentano un mercato di nicchia ancora molto piccolo nel Continente, ma i vantaggi ambientali dell’allevamento di insetti per il cibo – fonte proteica – solo “l’efficienza di conversione del mangime degli insetti, minori emissioni di gas serra, minore utilizzo di acqua e terreni coltivabili e l’uso della bioconversione a base di insetti come soluzione commerciabile per ridurre gli sprechi alimentari”.