Bruxelles – La Commissione europea ha adottato tre programmi di lavoro nell’ambito di “Europa digitale”, il progetto che mira a rafforzare la sovranità tecnologica europea e a immettere sul mercato nuove soluzioni digitali.
I programmi di lavoro delineano gli obiettivi e i settori tematici specifici che riceveranno un finanziamento totale di 1,98 miliardi di euro. Il primo e principale ha un valore di 1,38 miliardi e si concentrerà sugli investimenti nei settori dell’intelligenza artificiale, del cloud e degli spazi di dati, delle competenze digitali avanzate e dell’ampio utilizzo delle tecnologie digitali nell’economia e nella società. In particolare, saranno realizzati spazi comuni di dati che faciliteranno la loro condivisione transfrontaliera per le imprese e saranno create strutture di sperimentazione per soluzioni basate sull’intelligenza artificiale. Inoltre, saranno creati nuovi corsi a livello di master e saranno potenziati quelli esistenti nelle principali tecnologie digitali avanzate.
Parallelamente a questo, la Commissione ha pubblicato altri due programmi di lavoro: il primo si concentra sui finanziamenti nel settore della cybersicurezza, con una dotazione di 269 milioni fino a fine 2022, mentre il secondo porterà alla creazione e alla gestione di una rete di poli europei dell’innovazione digitale, con un bilancio di 329 milioni fino a fine 2023. Questi ultimi offriranno accesso alla sperimentazione tecnologica e sostegno alla trasformazione digitale delle organizzazioni private e pubbliche in tutta l’Unione, incluse le pubbliche amministrazioni.
Soddisfazione per il programma è stata espressa da parte del commissario al Mercato Interno Thierry Breton: “”Ci troviamo nel decennio digitale europeo. I 2 miliardi di euro di investimento annunciati oggi consentono alle imprese europee di tutte le dimensioni, in particolare le start-up, di cogliere diverse opportunità presenti su mercati in rapida crescita”. Concorde la commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager: “L’obiettivo è fare in modo che in Europa tutti – cittadini, imprese e amministrazioni – possano beneficiare di soluzioni tecnologiche pronte per il mercato”.