Bruxelles – Sostenibilità, spirito di organizzazione, varietà della struttura agricola. Come possono le regioni contribuire alla strategia europea Farm to Fork è stato il tema al centro della visita di dieci eurodeputati della Commissione agricoltura in Trentino Alto Adige, che si è svolta dal 3 al 5 novembre.
Gli eurodeputati – nella loro prima “missione” post-COVID – hanno visitato le aziende produttrici di mele, vari istituti di gestione forestale, le aziende agricole, ma soprattutto hanno discusso con i produttori locali su come i programmi di sviluppo rurale dell’UE e l’adattamento ai cambiamenti climatici possano avere risvolti pratici sulla regione. “Abbiamo imparato molte cose”, ha sintetizzato oggi (9 novembre) durante la riunione di commissione AGRI il presidente Norbert Lins, che ha guidato la spedizione. “Abbiamo visitato una regione che lavora da anni per la sostenibilità”, dalla produzione delle mele a quella del vino. Ma soprattutto “siamo rimasti impressionati da come viene gestita l’economia forestale in Alto Adige”, ha aggiunto.
Molte caratteristiche del Trentino “sono comuni a molte altre regioni”, ha aggiunto anche l’eurodeputato sudtirolese Herbert Dorfmann, sottolineando le difficoltà dell’agricoltura di montagna che deve essere sia estensiva sia intensiva. “Abbiamo incontrato i produttori che si occupano di garantire una produzione sostenibile delle mele”. Uno “spaccato interessante di una agricoltura eroica di montagna”, è il bilancio dell’eurodeputato S&D Paolo De Castro, ma anche “una lezione organizzativa del lavoro” con aziende di piccolissime dimensioni con “pochi ettari” ma tra le regioni più produttive in Italia.