Bruxelles – Con 199 voti a favore, nessun contrario e 22 astenuti, il Senato ha approvato la Legge europea 2019-2020 con diverse modifiche al testo, che ora torna all’esame della Camera. L’approvazione della legge europea, che oggi conta 48 articoli – consente all’ordinamento italiano di armonizzare la sua legislazione con il diritto europeo e anche agevolare la chiusura di diverse procedure d’infrazione aperte da Bruxelles contro il Paese.
Le principali modifiche approvate in commissione Politiche europee e poi confermate dall’Aula di Palazzo Madama il 3 novembre riguardano soprattutto il PNRR, il piano nazionale di ripresa e resilienza con cui l’Italia intende sfruttare le risorse del Next Generation EU. Richiesto un ruolo rafforzato del Parlamento nel monitorare l’attuazione del PNRR, vincolando il Governo a presentare relazioni semestrali alle Camere per verificare come procede l’attuazione e un rafforzamento della funzione consultiva della Corte dei Conti sulla sua attuazione.
Secondo Dario Stefano (PD), presidente della commissione Politiche UE, al 29 settembre erano 97 le procedure di infrazione aperte a carico dell’Italia (62 per violazione del diritto dell’Unione e 35 per mancato recepimento di direttive). L’Italia risulta aver già pagato 751,6 milioni di euro, a seguito delle sei condanne comminate dalla Corte di giustizia per le violazioni del diritto dell’Unione europea conseguenti a procedure di infrazione.