Bruxelles – Il Parlamento europeo ha deciso di introdurre la certificazione vaccinale per l’accesso di chiunque, personale compreso, a tutti e tre i locali dell’edificio. Nello specifico saranno valide quelle certificazioni incluse nella cornice dell’EU Digital Covid Certificate – dunque anche un attestato di negatività non più vecchio di 48 ore o il certificato di guarigione.
Secondo quando riporta una comunicazione inviata ai membri del personale, la misura si è resa necessaria di fronte all’aumento dei casi nell’Unione e nella Regione di Bruxelles. Il Servizio medico del Parlamento ha dichiarato esplicitamente di aver adottato la certificazione “dopo aver osservato l’effetto di simili dispositivi nei Paesi membri che le hanno già adottate, come Francia e Italia”.
Il certificato sarà obbligatorio a partire dal 3 novembre. La misura si concluderà il 31 gennaio 2022, a meno che non venga emendata o prolungata. Tutte le restrizioni oggi in vigore, come l’uso obbligatorio della mascherina nei locali del Parlamento, rimarranno comunque attive.
I controlli saranno effettuati nel rispetto della privacy di lavoratori e visitatori, assicura la nota. I dati sanitari di chi presenterà la certificazione non saranno infatti conservati o elaborati per altri fini che non siano l’ingresso all’interno della struttura. Per accedere, come già in altri Paesi europei, basterà mostrare il codice QR del proprio certificato, in forma cartacea o digitale.
Il Parlamento ha scelto di introdurre questo “green pass” nonostante l’opposizione dei sindacati che rappresentano gli 8.000 dipendenti dell’Europarlamento, che ieri avevano fatto sapere la loro contrarietà al certificato perché avrebbe, a loro dire, costretto decine di impiegati a pratiche mediche invasive (i tamponi), senza allentare le restrizioni già in vigore.