Roma – Sta facendo molto rumore l’inchiesta del giornale on line Fanpage.it da cui emergono forti legami tra la galassia neofascista milanese e Fratelli d’Italia. Mandata in onda in esclusiva a ‘Piazza pulita’ su La7 , emerge in particolare il ruolo non marginale dell’europarlamentare Carlo Fidanza, capo delegazione di FDI a Strasburgo, immortalato insieme a diversi esponenti dell’estrema destra alle iniziative elettorali delle comunali milanesi. Tra offese razziste contro gli ebrei, immigrati, inneggiamenti a Hitler e saluti fascisti i protagonisti seguiti da una telecamera nascosta, spiegano al giornalista sotto copertura di essere disposti ad accettare finanziamenti in nero per la campagna elettorale.
Il capodelegazione di FDI a Bruxelles, il quale questa mattina ha annunciato di essersi “autosospeso” dal partito, insieme a Roberto Jonghi Lavarini, noto come il ‘Barone nero’, spiegano all’interlocutore come fare per rendere puliti i finanziamenti. “Abbiamo una serie di lavatrici”, che nel dettaglio diventano “quattro o cinque professionisti, che fanno loro il versamento tracciato sul conto elettorale”. In tutto il percorso Fidanza precisa però che resterà fuori, perché deve restare pulito: “Ho una partita in un anno e mezzo, io mi gioco il futuro della mia carriera”, dice senza sapere di essere registrato.
A chiedere immediate dimissioni di Fidanza la delegazione del Movimento 5 Stelle a Bruxelles: “L’inchiesta di Fanpage sulla Lobby nera a Milano mostra una realtà agghiacciante. Fratelli d’Italia non solo accoglie ma addirittura promuove personaggi loschi che svelano i trucchetti per finanziare illegalmente la campagna elettorale”. Per Lia Quartapelle della segreteria del PD “ciò che documenta Fanpage su Fratelli d’Italia è gravissimo: apologia di fascismo, finanziamento illecito, vicinanza a gruppi esoterici e di adoratori di Hitler”.
In una nota Fratelli d’Italia chiede alla testata Fanpage e a ‘Piazza Pulita’ di poter ottenere il girato integrale, senza tagli o manomissioni, del video, in modo da poter valutare compiutamente eventuali responsabilità di esponenti di FDI. “Verificheremo i fatti nella loro interezza e, se necessario, prenderemo provvedimenti commisurati alle eventuali oggettive responsabilità, come abbiamo sempre fatto”, scrive il partito di Giorgia Meloni.
Fidanza intanto, come detto, fa un passo indietro e in una nota assicura “ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari” e che “non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita”.
“Ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali”, annuncia poi Fidanza stigmatizzando che nelle parti del servizio “che purtroppo non sono state mandate in onda in più occasioni ho ribadito al ‘giornalista infiltrato’ che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente. Il fatto che questi ulteriori colloqui non siano stati trasmessi la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta e contribuisce a dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta“.
“A tutela della mia reputazione -conclude l’europarlamentare – mi riservo di adire la giustizia civile e penale”.