Roma – Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace è stato condannato dal tribunale di Locri a 13 anni e due mesi di carcere, per i presunti illeciti nell’accoglienza e gestione dei migranti nel comune di cui era primo cittadino e che fu un’esperienza osservata da tutta Europa. La pena è quasi doppia rispetto alle richieste del pubblico ministero che aveva chiesto 7 anni e 11 mesi.
Dopo una camera di consiglio durata quattro giorni, il tribunale presieduto da Fulvio Accurso ha confermato le accuse mosse a Lucano: associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
“Mi aspettavo un’assoluzione, questa è una vicenda inaudita. Sarò macchiato per sempre per colpe che non ho commesso”, ha detto Mimmo Lucano commentando la pesante sentenza.
L’inchiesta sull’ex sindaco di Riace della procura della Repubblica di Locri, risale al 2018 quando Lucano fu anche posto agli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dopo il periodo di detenzione fu applicato nei suoi confronti il divieto di dimora a Riace, poi revocato dal Tribunale di Locri.