Bruxelles – La Commissione europea ha aperto una consultazione pubblica per rivedere l’anno prossimo le norme europee sulla qualità dell’aria, per renderle più allineate possibili con le nuove raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’OMS ha aggiornato lo scorso 22 settembre le linee guida sui livelli massimi raccomandati per la presenza nell’aria di certe sostanze che contribuiscono ai cambiamenti climatici o sono dannosi per la salute.
Si tratta di 6 inquinanti classici – particolato (PM), ozono (O₃), biossido di azoto (NO₂), biossido di zolfo (SO₂) e monossido di carbonio (CO) – su cui l’OMS spiega di aver rivisto i limiti raccomandati al ribasso, perché riducendone la presenza nell’atmosfera si ha anche un impatto su altri inquinanti dannosi. L’OMS stima che ogni anno l’esposizione all’inquinamento atmosferico causi 7 milioni di morti premature e provochi la perdita di milioni di anni di vita sani in più.
Bruxelles aveva già previsto di rivedere la direttiva attuale sulla qualità dell’aria, ma era in attesa delle nuove raccomandazioni per allinearsi. La consultazione sarà aperta fino al 16 dicembre, per quattro settimane, mentre la proposta legislativa della Commissione è prevista per l’autunno 2022. Quello della qualità dell’aria è un problema per un gran numero di Stati membri – Italia compresa – che ancora non è pienamente conforme alle norme attualmente in vigore o non ha adottato misure sufficienti per migliorare la qualità dell’aria e ridurre al minimo il superamento dei valori limite. A ottobre 2019 erano ancora in corso 32 procedimenti d’infrazione nei confronti di 20 Stati.