Bruxelles – “Alla ricerca di un nuovo governo, cerchiamo punti in comune e ponti per superare le divisioni. E ne troviamo anche alcuni”. Il primo incontro tra verdi e liberali tedeschi si conclude con i quattro partecipanti (il leader FDP Christian Lindner era accompagnato dal segretario generale del partito Volker Wissing, i verdi erano rappresentati dai co-presidenti Annalena Baerbock e Robert Habeck), che postano sui rispettivi profili Instagram la stessa descrizione per la medesima foto, che li ritrae riuniti.
I contenuti dell’incontro non sono stati resi noti, ma appare chiara la volontà di due partiti ideologicamente lontani di trovare un terreno comune per andare insieme al governo, e diventarne, insieme, l’azionista di maggioranza. Sembra difficile che possa ripetersi il precedente del 2017, quando le trattative per la formazione di una coalizione “Giamaica” (CDU – Verdi – FDP) si arenarono per l’intransigenza dei liberali nei confronti degli ecologisti, lasciando come unica altra possibilità la riedizione della Grosse Koalition tra democristiani e social-democratici. Questa volta è stato proprio Lindner, nel dibattito televisivo di domenica 26 settembre, a proporre ai Verdi di incontrarsi prima tra loro, per poi scegliere insieme se allearsi con la CDU o la SPD. Georg Kurz, leader dell’associazione giovanile dei Verdi, ha affermato di aspettarsi quest’ultima opzione, dal momento che “gli elettori hanno chiaramente punito i democristiani”. Sembra crederci anche il leader social-democratico Olaf Scholz, che ha rilasciato dichiarazioni concilianti: “Una coalizione guidata dalla SPD potrebbe essere un governo dove tre partiti che hanno idee di progresso diverse ma sovrapponibili si uniscono”.
In campo CDU, il traballante leader Armin Laschet segna un punto a suo favore, riuscendo a far rieleggere Ralph Brinkhaus come capo-delegazione del partito al Parlamento di Berlino. Anche il leader CSU Markus Söder, che solo ieri era sembrato distaccarsi da Laschet, ha dato il suo assenso alla nomina. Se si concretizzerà la cosiddetta coalizione “semaforo” tra SPD, Verdi e FDP, significherà che di fatto il capo-delegazione CDU/CSU sarà il leader dell’opposizione parlamentare. Normalmente questo ruolo è tenuto per sé dal capo del partito, ma Laschet è presidente della regione del Nord-Reno Vestfalia e per il momento non intende dimettersi. Brinkhaus è stato eletto solamente per sei mesi, per una carica che solitamente dura un anno. La resa dei conti nell’Union potrebbe essere soltanto rimandata.