Bruxelles – La Commissione Europea vuole estendere fino a fine anno il meccanismo di trasparenza sulle esportazioni dei vaccini, introdotto a fine gennaio per monitorare l’export delle dosi di vaccini prodotti in UE fuori dal territorio europeo. Lo strumento era stato inizialmente pensato per essere temporaneo e durare solo fino alla fine di marzo, ma l’esecutivo ha continuato a prorogarlo di tre mesi in tre mesi fino a settembre.
Il meccanismo, se non rinnovato, dovrebbe scadere alla fine di questa settimana e l’esecutivo ha chiesto agli Stati membri di estenderlo fino alla fine del 2021. A confermarlo nel punto quotidiano con la stampa oggi (27 settembre) è un portavoce della Commissione europea, chiarendo che ancora non c’è alcuna risposta da parte dei Ventisette. “E’ presto per aggiungere altro”, ha affermato. Ma una decisione da parte del Consiglio dovrebbe arrivare entro la fine della settimana.
Il dispositivo è stato introdotto dall’UE all’inizio di una campagna di vaccinazione che faticava a prendere il largo, quando la casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca ha annunciato che non avrebbe tenuto fede ai suoi impegni di consegna negli Stati membri. In sostanza, è stato introdotto per prevenire l’esportazione di vaccini di aziende farmaceutiche che non rispettavano gli impegni con l’UE. Rispetto a gennaio, molto è cambiato e la situazione è nettamente in miglioramento: le dosi non scarseggiano come all’inizio della campagna di somministrazione di massa, oltre il 75 per cento degli adulti europei è completamente vaccinato e anche il contenzioso con AstraZeneca è stato definitivamente chiuso.
Pur essendo molto criticato e definito un approccio protezionistico da parte di Bruxelles, di fatto il meccanismo ha autorizzato nei mesi centinaia di milioni di dosi di vaccino esportate fuori dall’UE ed è stato utilizzato per bloccare solo una spedizione di 250mila dosi di AstraZeneca in Australia a marzo, bloccata su richiesta dell’Italia di Draghi. Tra il 30 gennaio e il 21 settembre, gli Stati membri hanno approvato oltre 2.500 richieste di autorizzazioni all’esportazione, con 706 milioni di dosi autorizzate all’export verso 56 diverse destinazioni di esportazione.