Bruxelles – Le urne tedesche non hanno ancora indicato chi sarà a prendere il posto di Angela Merkel. Il brillante risultato dei socialdemocratici di SPD (25.7 per cento) non basta a escludere a priori i popolari della CDU (24,1), complice il risultato sotto le aspettative dei Verdi (14,8) e della sinistra di Linke (4,9). Ago della bilancia, i liberali di FDP, che raccolgono l’11,5 per cento dei consensi, il risultato migliore dal 2009.
Le elezioni tedesche dei giovani
I risultati sono molto diversi in base alle fasce di età, con diverse sorprese. I Verdi di Annalena Baerbock si confermano primo partito trai giovani sotto i trent’anni con il 22 per cento. Il consenso va a scendere con l’aumentare delle età: 18 nella fascia 30-44, 15 in quella 45-59. Tra gli ultrasessantenni meno di un elettore su dieci ha dato fiducia all’alleanza ecologista.
Come prevedibile i due grandi partiti di centrodestra e centrosinistra segnano risultati leggermente peggiori nell’elettorato giovane. La CDU si ferma all’11 per cento tra gli under 30, rispetto al 34 della fascia degli over sessanta. Risultati simili a quelli dei socialdemocratici, fermi al 17 per cento nella stessa fascia, ma addirittura oltre il 35 nel segmento di elettori più anziano. La SPD, nonostante l’ottimo risultato, perde voti rispetto al 2017 nella fascia dei giovanissimi (18-24 anni) e dei giovani (25-34 anni).
Sopra le aspettative i risultati dei liberali di FDP. Negli under 25 arrivano appena un punto dietro ai Verdi (22 per cento), con un quinto dei voti della fascia 18-30. Come per gli ecologisti, il consenso va a diminuire con l’aumentare dell’età degli elettori: circa l’8 per cento degli over 60 ha votato il partito di Christian Lindner.
I populisti di destra di AFD confermano la fascia mediana (30-59 anni) come bacino di voti principale. Rispetto al risultato nazionale (10,3 per cento), Alternativa per la Germania perde voti negli under 30 (circa l’8 per cento) e negli over 60 (intorno al 7).
La sinistra di Linke, reduce dal peggior esito dalla fondazione del partito perde consensi in tutte le fasce di età. I populisti di sinistra rimangono però più apprezzati tra i giovanissimi (8 per cento) che tra gli elettori con più di trent’anni (tra 4 e 5 per cento in tutte le altre fasce di età).
Altre fratture: genere e geografia
Al cleavage delle fasce di età si aggiungono quelli del genere e della provenienza geografica. L’est/sud-est del paese conferma la propria vocazione conservatrice, con CDU e AFD ampiamente sopra rispetto al dato nazionale – nel Land di Sassonia-Anhalt rispettivamente a 37 e 20,8 per cento. Nelle stesse regioni anche la sinistra populista di Linke va meglio che nel resto del paese.
Al centro nord/nord-est l’SPD domina in quasi tutti i Lander. Le regioni meridionali della Baviera e del Baden-Württemberg vedono i conservatori della CDU (in Baviera CSU) calare, ma restare primo partito praticamente ovunque. I Verdi aumentano i consensi nei grandi centri cittadini come Monaco, Stoccarda e Berlino, anche se leggermente sotto le aspettative. Dei quattro collegi uninominali del capoluogo bavarese solamente uno viene conquistato dagli ecologisti – che se ne aspettavano almeno tre.
Nell’elettorato maschile la destra populista di AFD e i liberali di FDP appaiono sovrarappresentati (rispettivamente +1,7 e +2,5 per cento), con i partiti tradizionali lievemente ridimensionati (CDU e SPD perdono circa un punto e mezzo). Tra le donne aumentano sensibilmente i consensi dei Verdi, addirittura al 17 per cento, e di SPD (circa due punti sopra il risultato nazionale).
N.B.: i dati provengono da due sondaggi realizzati rispettivamente da Forschungsgruppe Wahlen per ZDF e Infratest Dimap per Tagesschau. basano su exit poll realizzati il 26 settembre 2021 e sono pertanto soggetti ad errore statistico.