Bruxelles – Centinaia di persone si sono recate sotto il consolato italiano di Barcellona per protestare contro l’arresto dell’ex presidente della Catalogna Carles Puigdemont, ricercato dalla giustizia spagnola dal 2017 per aver organizzato il referendum sull’indipendenza senza l’approvazione di Madrid. I manifestanti, tra cui la presidente del parlamento di Barcellona Laura Borras, sostengono che l’ordine di arresto fosse stato sospeso dalla Corte europea di Lussemburgo.
Non si sono fatte attendere le reazioni dei principali esponenti politici spagnoli. Il governo di Madrid, con uno scarno comunicato, ha fatto sapere che Puigdemont “deve sottoporsi alla giustizia come un qualsiasi altro cittadino”. Plaudono all’arresto il leader del centrodestra dei popolari Pablo Casado, la presidente dei centristi unionisti di Ciudadanos Inés Arrimadas e, con toni particolarmente accesi, il leader del partito di estrema destra Vox Santiago Abascal. Solidarietà all’ex presidente catalano è invece giunta dal suo successore Pere Aragonés, da tutti i partiti indipendentisti catalani e dagli autonomisti baschi. Di certo l’arresto crea un problema politico al presidente del Governo spagnolo Pedro Sanchez, che solo pochi giorni fa aveva ripreso il dialogo con il governo autonomista di Barcellona.
In Italia, prova a gettare acqua sul fuoco il sottosegretario con delega agli Affari europei Enzo Amendola, sostenendo che “l’arresto di Puigdemont non è una questione politica”. Tuttavia, la gran parte degli esponenti politici che si sono espressi lo hanno fatto per manifestare la propria contrarietà a quanto avvenuto in Sardegna. Il senatore Roberto Rampi del PD ha dichiarato di “trovare fuori da ogni logica arrestare un europarlamentare in carica, tra l’altro con un ordine di arresto europeo sospeso”. Ancor più duro il leghista Claudio Borghi, che attacca la ministro dell’Interno (“Con tutti i criminali a piede libero Lamorgese è riuscita ad arrestare Puigdemont? Un parlamentare europeo in carica?) e il governo Draghi (“Meno male che eravamo un governo europeista, sono già iniziate le manifestazioni contro l’Italia in Catalogna”). Il sindaco di Alghero Mario Conoci, ha dichiarato che “l’arresto di Puigdemont è un fatto gravissimo e fa ancora più male che sia avvenuto nella nostra città”, rivendicando le radici catalane della sua comunità.