Bruxelles – “Ci sono ragioni per essere ottimisti”, ma in generale “restano motivi di preoccupazione” per lo stato di salute della libertà di stampa. Sophie in ‘t Veld (D66/Renew Europe) è soddisfatta solo in parte. “In Slovacchia e in Europa ci sono situazioni” che meritano attenzione e una risposta decisa della politica. La componente della commissione Libertà civili del Parlamento europeo parla al termina della visita in Slovacchia. Guida la delegazione in visita nello Stato membro per valutare il rispetto dello stato di diritto, nell’ambito del monitoraggio continuo della situazione in tutta l’UE.
On my way to lead @EP_Justice mission to #Slovakia & #Bulgaria, where we will monitor democracy, the rule of law and fundamental rights. We’ll pay specific attention to judicial reforms, the fight against corruption, minority rights and the protection of journalists #DRFMG
— Sophie in 't Veld (@SophieintVeld) September 21, 2021
Invita a non abbassare la guardia e fare di più. Ricorda la morte del giornalista d’inchiesta Ján Kuciak, e chiede che i responsabili siano “giudicati e condannati”. Non condanna il Paese. “Non siamo qui per imporre sanzioni, siamo qui per monitorare e aiutare”. Rivendica il ruolo dell’Eurocamera nella promozione dei valori fondamentali su cui si basa l’UE, dove “chi combatte il crimine e la corruzione è sotto pressione“.