Bruxelles – Digitalizzare il programma Erasmus, che da più di trent’anni regala a migliaia di studenti l’esperienza di scambio tra le varie università europee e dal 2014 allarga l’iniziativa ad altri settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. La Commissione Europea lancia oggi (21 settembre) la nuova applicazione Erasmus+, che non è solo un aggiornamento della prima applicazione introdotta nel 2017 per celebrare i 30 anni del principale programma europeo della mobilità ma “rappresenta una nuova tappa fondamentale per la sua digitalizzazione”, precisa in conferenza stampa la commissaria europea Maryia Gabriel, responsabile per l’Innovazione, Ricerca, Cultura, Educazione e Gioventù, presentando la nuova iniziativa.
Sarà disponibile in tutte le lingue dell’UE e con entrambi i sistemi Android e iOS e permetterà agli studenti di avere a portata di smartphone anche una Carta europea dello studente in formato digitale valida in tutta l’Unione europea con cui accedere a servizi, entrare nei musei o altre attività culturali nell’università o nel Paese in cui stanno facendo lo scambio. L’applicazione dovrebbe facilitare anche l’organizzazione stessa degli scambi tra le varie università: gli studenti potranno cercare e selezionare la loro destinazione tra gli istituti partner della loro università; firmare il loro contratto di apprendimento direttamente online; scoprire eventi utili relativi alla loro destinazione ed entrare in contatto con altri studenti e con la Carta dello studente accedere anche agli altri servizi culturali e ricreativi.
Secondo la Commissione Europea alla rete universitaria integrata Erasmus Without Paper aderiscono attualmente oltre 4mila istituti universitari che possono scambiarsi i dati e reperire più facilmente i contratti di apprendimento degli studenti. Tra il 2021 e il 2027 Erasmus+ avrà una dotazione di 26,2 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto ai 14,7 miliardi di euro del periodo 2014-2020, con una integrazione di altri 2 miliardi di euro da vari altri programmi europei.
“La carta appartiene ufficialmente al passato”, ha sottolineato ancora Gabriel. Spiega che la nuova applicazione Erasmus+ sarà uno sportello unico per la mobilità degli studenti Erasmus+, per avere tutte le informazioni a portata di mano”. Ma la novità è che l’applicazione mette a disposizione la Carta europea dello studente, che la commissaria bulgara definisce “un passo importante verso un vero spazio europeo dell’istruzione. Uno spazio in cui ogni studente possa sentirsi incluso, possa accedere agli stessi servizi e possa ottenere il medesimo riconoscimento del proprio percorso formativo”. Uno strumento per mettere in connessione studenti e giovani lavoratori, riassume in conferenza stampa anche Biliana Sirakova, coordinatrice per i giovani nominata dalla Commissione europea. “Renderà le connessioni più facili e veloci” dando anche l’opportunità ai giovani di partecipare alle consultazioni pubbliche dell’UE, di dire la propria alla Conferenza sul futuro dell’Europa e di sviluppare maggiore “senso di appartenenza” al progetto europeo.