Bruxelles – Con il lancio ufficiale dell’Autorità per la preparazione e risposta alle emergenze sanitarie (HERA) l’esecutivo europeo comincia a dar concretezza alla strategia di risposta europea alle crisi in ambito sanitario.
HERA rappresenta un pilastro di quell’Unione europea della Salute, annunciata lo scorso anno dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il discorso sullo Stato dell’Unione del 2020.
A un anno di distanza le parole della presidente mostrano una chiara la volontà di rendere quell’impegno concreto “HERA è un ulteriore elemento costitutivo di un’Unione europea rafforzata e un passo in avanti notevole nella preparazione alle crisi. […] Questo è ciò che ho promesso nel 2020 e questo ciò che faremo”, ha affermato Ursula von der Leyen in occasione del discorso sullo Stato dell’Unione 2021. Una necessità più che un’opzione per l’UE in uno scenario la pandemia non è stata ancora sconfitta e con la probabilità futura di nuove emergenze sanitarie.
Obiettivo dell’Autorità? Anticipare e gestire le minacce di natura sanitaria in Europa attraverso la raccolta di informazioni e la costruzione di capacità di risposta adeguate. Imparando dagli errori nella gestione della prima fase della pandemia di COVID-19, HERA assicurerà che lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di medicinali, vaccini, dispositivi e attrezzature mediche siano rapide e adeguate alle necessità. Il tutto beneficiando di un mandato esteso e un ruolo decisivo sia nella fase di prevenzione che di gestione delle emergenze.
Il ruolo di HERA nella fase pre-crisi
Nella fase di prevenzione, l’Autorità, in collaborazione con le altre agenzie sanitarie europee e nazionali, industrie e partner internazionali, lavorerà per rafforzare la capacità di preparazione e identificazione tempestiva di potenziali minacce. HERA agirà attraverso un’accurata valutazione di queste, una regolare raccolta e analisi di informazioni, e lo sviluppo di strumenti per prevenire lo scoppio di pandemie. Inoltre Oltre al sostegno alla ricerca e allo sviluppo di nuovi trattamenti medici e del rafforzamento della capacità industriale, attraverso un dialogo costante con l’industria farmaceutica, si doterà di una strategia a lungo termine che preveda:
- un aumento della capacità di produzione, anche attraverso investimenti mirati;
- soluzioni tempestive e efficaci all’inefficienze della catene di approvvigionamento;
- il rafforzamento della capacità di stoccaggio;
- lo sviluppo di migliori conoscenze e capacità in materia sanitaria negli Stati membri.
Il ruolo di HERA durante una crisi
In caso di emergenza sanitaria a livello europeo HERA assicurerà un processo decisionale rapido. Verrà fatto un inventario delle strutture di produzione, materie prime, attrezzature e infrastrutture mediche al fine da avere un quadro chiaro delle capacità dell’UE così come verrà assicurata una rapida messa a disposizione degli stessi. A questo fine, come avvenuto già per i vaccini, l‘approvvigionamento sarà centralizzato. Inoltre, beneficiando dei meccanismi dell’EU FAB, una rete di capacità per la produzione di vaccini e medicinali disponibili in modalità continua verranno:
- accresciute le capacità produttive di riserva;
- predisposti piani di ricerca e innovazione in collaborazione con gli Stati membri;
- attivate misure per la ricerca e finanziamenti di emergenza.
Passato presente e futuro dell’Agenzia
Dall’avvio dell’ HERA Incubator , anticipatore dell’Autorità, ad oggi sono passati poco più di 6 mesi. Fino alla fine di quest’anno l’Autorità per la preparazione e risposta alle emergenze sanitarie resterà una struttura all’interno della Commissione europea, diventando pienamente operativa a partire da inizio 2022. Da allora fino al 2025, sarà soggetta a continue revisioni e adattamenti su base annuali; scaduto il triennio. sarà condotta un’analisi completa dei risultati e si progetterà il futuro dell’Autorità.