Bruxelles – Attraverso sette decisioni, la Commissione europea ha reso equivalenti al Green Pass europeo (Certificato Digitale COVID dell’UE) i certificati COVID di Albania, Andorra, Isole Faroe, Israele, Marocco, principato di Monaco e Panama. I certificati di questi Paesi saranno dunque utilizzabili nell’Unione Europea; similmente i certificati europei saranno validi in quei Paesi.
Il commissario europeo alla Giustizia Didier Reynders ha spiegato che “quest’estate abbiamo visto che i cittadini possono viaggiare in sicurezza grazie al Certificato Digitale COVID dell’UE. Questa è una situazione vantaggiosa per tutti: i cittadini possono godere del loro diritto alla libera circolazione e le imprese, così come il settore dei trasporti, possono iniziare a recuperare le perdite dei mesi passati. Da giugno sono stati emessi nell’Unione Europea più di 420 milioni di certificati. Accolgo quindi con favore il fatto che sempre più Paesi al di fuori dell’UE si uniscano al nostro sistema di successo. Un numero totale di 42 Paesi – 27 Stati membri dell’UE e 15 Paesi non UE – stanno ora prendendo parte al sistema di certificati COVID, confermandolo come modello internazionale”.
Nei prossimi mesi sono attesi ulteriori allargamenti ad altri Paesi. Tra gli altri Stati non membri i cui certificati COVID sono accettati in UE si ricordano San Marino, Città del Vaticano, Turchia, Svizzera, Islanda, Ucraina, Norvegia e Macedonia del Nord.