Bruxelles – Un nuovo sistema di assicurazione del raccolto da 600 milioni di euro l’anno per aiutare gli agricoltori francesi a compensare le perdite dovute ai danni del cambiamento climatico. E’ la proposta che il presidente francese Emmanuel Macron ha avanzato venerdì 10 settembre partecipando al festival “Terres de Jim”, la seconda più grande fiera agricola in Francia che si tiene a Corbières-en-Provence in alta Provenza, insieme al ministro dell’Agricoltura, Julien Denormandie.
Lo scopo di questa visita – spiega oggi (14 settembre) l’Eliseo – era proprio quello di annunciare misure per la protezione dei rischi climatici all’interno del mondo agricolo che si verificano sempre più di frequente nel Continente: dagli episodi di gelo della scorsa primavera alle inondazioni che hanno sconvolto l’estate della Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo. Eventi calamitosi il cui legame con i cambiamenti climatici e il surriscaldamento del pianeta sono ormai accertati, dunque c’è da aspettarsi che se ne vedranno altri. Per il capo dell’Eliseo – in piena campagna elettorale in vista delle presidenziali della primavera del 2022 – questi eventi catastrofici hanno mostrato la vulnerabilità delle aziende agricole, anche perché meno del 30 per cento degli agricoltori francesi è assicurato contro i rischi climatici.
Nous allons créer le système de l’assurance récolte français. pic.twitter.com/mkzQQ2uSky
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) September 10, 2021
In un incontro con gli agricoltori a margine della fiera, Macron ha chiarito che Parigi metterà a disposizione 600 milioni di euro all’anno per risarcire gli agricoltori vittime di disastri climatici. Una somma proveniente sia da fondi statali sia europei, anche se non ha specificato ancora da quali fondi europei saranno attinti. Il piano assicurativo consentirà di finanziare il sistema di solidarietà per i disastri calamitosi che hanno natura eccezionale e di sovvenzionare “parzialmente” l’assicurazione a copertura dei rischi a pericoli “di media intensità”.
Il presidente francese potrebbe sollevare la questione anche durante il semestre di presidenza alla guida dell’Unione Europea, che inizierà il prossimo primo gennaio, per far sì che il provvedimento possa essere adottato a livello europeo. Di aiuti straordinari agli agricoltori per fare fronte alle difficoltà dei cambiamenti climatici si parla molto anche a Bruxelles, anche se la Commissione Europea finora ha sempre detto di non aver intenzione di mobilitare altre risorse rispetto a quelle già stanziate durante la crisi sanitaria. Dopo lo scoppio della pandemia da COVID-19, l’Esecutivo europeo ha varato un primo pacchetto di misure dedicato a tutto il settore agricolo e alimentare nel maggio 2020, poi integrato da un secondo pacchetto specifico per il settore vitivinicolo adottato a luglio 2020 con vari aiuti a sostegno degli agricoltori: dai pagamenti anticipati fino al 100 per cento delle spese sostenute dai produttori di vino, a una maggiore flessibilità nell’ambito dei programmi di sostegno al mercato. Le richieste degli eurodeputati per ulteriori finanziamenti anti-crisi sono rimaste finora inascoltate.