Bruxelles – Si chiama WildTrade e, come dice il nome (in italiano si può tradurre ‘commercio selvaggio’), ha l’obiettivo di quantificare i modelli e le tendenze globali del commercio illegale di fauna selvatica. Questo progetto europeo è stato sviluppato da Enrico Di Minin, professore associato di geografia della conservazione presso l’Università di Helsinki (Finlandia), e può contare su circa 1,5 milioni di euro in sovvenzioni da parte dell’Unione Europea, grazie al programma Horizon 2020.
L’idea di fondo è quella di utilizzare i big data estratti dalle piattaforme online per indagare come le forze di mercato modellano il commercio illegale di animali selvatici: le specie, i prezzi, gli hotspot e il flusso di merci, “tutti aspetti che sono ancora poco conosciuti a livello globale”, spiega Di Minin. Il team interdisciplinare è composto da esperti informatici e scienziati sociali che sfruttano algoritmi di apprendimento automatico per filtrare e analizzare l’enorme mole di dati.
Il commercio illegale di fauna selvatica non si è arrestato nemmeno con le restrizioni di viaggio e i blocchi causati dalla diffusione della pandemia COVID-19. Al contrario, come tutti i contrabbandieri, anche i trafficanti di animali hanno trovato nuove modalità per aggirare gli ostacoli e hanno sfruttato i social media per connettersi con i potenziali clienti.
Questo commercio illegale oggi si è spostato dai mercati fisici a quelli online, dove vengono applicati modelli di business e-commerce e dove vengono utilizzati messaggi criptati per eludere il rilevamento da parte delle forze dell’ordine. Interpol stima che il traffico di fauna selvatica stia aumentando tra i 5 e i 7 punti percentuali all’anno, da due a tre volte più velocemente rispetto all’economia globale.
Ecco perché il progetto dell’Università di Helsinki finanziato dall’UE è cruciale per intercettare le nuove tendenze, flussi e mercati. Tra i maggiori punti di interesse c’è lo studio di come la rarità (quanto una specie è rara sul mercato o in natura) influenzi le preferenze degli acquirenti e i prezzi globali o locali.