Bruxelles – Conferenza sul futuro dell’Europa, è ora di dare spazio e voce ai cittadini europei. Dopo una prima sessione plenaria che ha avuto luogo a giugno in formato ibrido (metà online, metà in presenza a Strasburgo) e anche in formato ridotto, dal 17 al 19 settembre prenderanno il via anche i panel di cittadini europei con la prima riunione del gruppo dedicato a “Un’economia più forte, giustizia sociale, lavoro e istruzione, gioventù, cultura, sport e trasformazione digitale”.
I panel dei cittadini saranno quattro in tutto, formati ciascuno da 200 cittadini europei scelti “casualmente”. Gli altri tre comitati sono dedicati a “Democrazia europea e valori e diritti, stato di diritto, sicurezza” che si incontreranno per la prima riunione dal 24 al 26 settembre; “Cambiamento climatico, ambiente e salute”con la prima riunione dal 1° al 3 ottobre; infine, “l’UE nel mondo e migrazioni” con il primo incontro che si terrà dal 15 al 17 ottobre. In questi primi incontri – che si terranno nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo – ciascun panel dovrà stabilire le proprie modalità di lavoro e selezionare i 20 cittadini ciascuno che parteciperanno alla plenaria della Conferenza in rappresentanza dei cittadini.
Complessivamente la plenaria della Conferenza sarà composta da 108 deputati europei, 54 rappresentanti del Consiglio UE (due per Stato membro) e 3 della Commissione europea, oltre a 108 rappresentanti di tutti i parlamenti nazionali. Sono 108 i cittadini che parteciperanno alla plenaria: 80 rappresentanti dei panel di cittadini europei (almeno un terzo dei quali avrà meno di 25 anni) e 27 rappresentanti (uno per Stato membro) da comitati cittadini nazionali o da eventi di conferenze, e inoltre il presidente del Forum europeo della gioventù. In totale, insieme anche ai rappresentanti sociali e regionali, la plenaria sarà composta da 423 individui a cui spetta il compito difficile di capire in che direzione portare l’Europa del futuro.
Ancora mancano da selezionare gli 80 rappresentanti dei panel dei cittadini, nomi che a quanto pare arriveranno nei prossimi mesi ma che dovrebbero essere considerati una componente essenziale considerato l’intento principale della conferenza di dare voce a chi le carenze e le mancanze del progetto europeo le vive realmente in prima persona. Dopo la nomina, la plenaria sarà completa e potrà riunirsi a Strasburgo il 22-23 ottobre, come da calendario provvisorio. Dopo questa prima tornata di incontri, la seconda serie di riunioni si terrà da remoto per tutto novembre, mentre la terza e ultima sessione si svolgerà a dicembre 2021 e gennaio 2022 in varie città europee: Dublino (Irlanda), Firenze (Italia); Natolin (Polonia); Maastricht (Paesi Bassi). Da queste riunioni dovrebbero emergere gli spunti e le idee su come articolare il dibattito sul futuro dell’Europa.