Bruxelles – La Commissione europea non vuole concedere nessuna deroga allo stop dal 2035 alla produzione di automobili e veicoli commerciali a benzina e diesel. Neanche se a chiederlo è l’Italia per una nicchia molto speciale. In un’intervista rilasciata a Bloomberg TV in occasione del Forum Ambrosetti a Cernobbio, il ministro per la transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha parlato di un dialogo in corso con la Commissione Europea per proteggere i produttori di auto di lusso – Ferrari e Lamborghini, per citarne qualcuno – dallo stop alla vendita di auto alimentate a diesel o benzina che dovrà essere obbligatorio in UE dal 2035.
Se il governo italiano sostiene “pienamente l’impegno dell’Europa a tagliare le emissioni eliminando gradualmente” i motori più inquinanti, “nel mercato delle auto gigantesche c’è una nicchia, e ci sono discussioni in corso con la Commissione europea” su come le nuove regole si applicherebbero alle case automobilistiche di fascia alta che vendono un numero molto inferiore di veicoli rispetto ai produttori tradizionali, ha affermato Cingolani, come riportato da Bloomberg.
I produttori di auto di lusso producono veicoli con motori molto potenti con livelli di inquinamento superiori alla media, ma allo stesso tempo queste case automobilistiche hanno vendite molto più basse. Il numero di veicoli interessati da un’esenzione rappresenterebbe “una frazione di un mercato che conta milioni”, ha detto Cingolani: la Ferrari ha venduto circa 9.100 veicoli nel 2020, mentre la Lamborghini ne ha venduti circa 7.400. Parlando a Bloomberg TV, Cingolani si è mostrato molto sicuro del fatto che le trattative con Bruxelles in corso avranno esito positivo. “Questo è qualcosa che stiamo discutendo con altri partner in Europa e sono convinto che non ci sarà un problema“.
L’obiettivo di porre fine alla vendita di auto diesel e benzina dal 2035 è una delle proposte presentate dalla Commissione il 14 luglio nel pacchetto climatico Fit for 55, che in quanto proposta deve ancora passare attraverso il confronto con Parlamento e Stati membri, i due co-legislatori. La Commissione europea – durante il briefing di oggi (6 settembre) con la stampa – non ha voluto commentare direttamente le notizie apparse sulla stampa internazionale. “Posso ricordare che la nostra proposta fatta a luglio del pacchetto ‘Fit for 55’ prevede la riduzione del 100 per cento delle emissioni per le nuove flotte di auto con un orizzonte del 2035 e tutte le aziende produttrici devono contribuire a questa riduzione”, ha precisato un portavoce dell’Esecutivo ricordando che tutte le deroghe previste oggi dalla legge “per le aziende che producono tra i mille e i 10mila veicoli saranno rimosse dal 2030 secondo la proposta di luglio”.
Ciò non toglie che il divieto è solo una proposta della Commissione, che lungo l’iter di approvazione potrebbe avere più di una modifica rispetto al testo originario. “Ora tocca all’Europarlamento e agli Stati nel Consiglio esprimersi”, ha confermato il portavoce Tim McPhie.