Bruxelles – Politica agricola comune, ma non solo. I ministri europei dell’Agricoltura si incontreranno lunedì 6 e martedì 7 settembre in Slovenia, a Brdo pri Kranju, in un incontro informale con focus sul rafforzamento del dialogo tra aree urbane e rurali, già inserito dalla presidenza di Lubiana tra le priorità dei suoi sei mesi di presidenza (che finiranno il 31 dicembre).
Digitalizzazione, sfide demografiche e incrementare il ruolo delle donne: sono i tre aspetti principali su cui si soffermerà la presidenza di Slovenia nel quadro della nuova visione a lungo termine dell’UE per le aree rurali, pubblicata dalla Commissione Europea a fine giugno, per rivitalizzare queste regioni che rappresentano oltre l’80 per cento della superficie totale dell’UE tra terreni agricoli, foreste e aree naturali e ospitano 137 milioni di persone, il 30 per cento della popolazione europea.
Con queste proposte “speriamo di invertire le tendenze negative che colpiscono le aree rurali”, commenta il ministro sloveno che ospiterà l’incontro, Jože Podgoršek, menzionando tra le principali criticità delle aree rurali lo “spopolamento, l’invecchiamento della popolazione e il calo dell’attrattiva delle aree rurali come luoghi in cui vivere e lavorare a causa del deterioramento delle infrastrutture e della scarsa connettività” digitale.
Lubiana anticipa che durante la prima giornata, il 6 settembre, i ministri vedranno esempi di “buone pratiche” nel collegare aree urbane e rurali, visitando diverse realtà del territorio. Martedì 7 ci sarà invece la riunione vera e propria: i ministri europei incontreranno il commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, con focus sul ruolo delle aree rurali nella società e le sfide che l’agricoltura sta affrontando in questo processo. I ministri discuteranno anche delle future politiche dell’UE per affrontare il divario tra mondo rurale e mondo urbano, con la nuova politica agricola comune (PAC) che dovrà svolgere un ruolo di primo piano.