Bruxelles – Fino al 17 settembre è aperta la consultazione pubblica per l’autorizzazione all’immissione in commercio di una variante di cotone geneticamente modificato (GHB811) per alimenti e mangimi, modificato per conferire tolleranza al glifosato e altri erbicidi. L’autorizzazione riguarda solo l’immissione sul mercato di prodotti “contenenti, costituiti o prodotti a partire” da questa variante di cotone, ma non la coltivazione all’interno dell’Unione europea. Quindi sono solo importati.
Prima che un OGM possa essere approvato o rinnovato, il pubblico ha 30 giorni di tempo per esprimere un proprio parere. Qui la valutazione scientifica per il rinnovo pubblicata dall’EFSA (Autorità europea per la sicurezza alimentare) lo scorso 16 agosto che non ha rilevato pericoli di caratterizzazione molecolare e le analisi bioinformatiche non identificano problemi che richiedono una valutazione della sicurezza di alimenti/mangimi. L’autorizzazione degli OGM funziona in questo modo: quando le aziende vogliono commercializzare prodotti geneticamente modificati in UE possono trasmettere la domanda di autorizzazione prima all’autorità competente di uno Stato membro, poi all’EFSA, che si occupa della valutazione scientifica sui potenziali rischi, su cui l’UE apre per un mese la consultazione pubblica.