Bruxelles – La Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) dice ‘no’ alla richiesta di 672 vigili del fuoco professionisti e volontari francesi contro l’obbligo del vaccino contro il COVID-19 in Francia per poter esercitare la loro professione, introdotto dal presidente Emmanuel Macron lo scorso 5 agosto nel quadro di una legge sulla gestione della crisi sanitaria. La sentenza di ieri (24 agosto) non entra nel merito della faida in corso tra no-vax e pro-vax ma i sette giudici di Strasburgo che l’hanno pronunciata hanno ritenuto che “tali richieste fossero al di fuori dell’ambito di applicazione dell’articolo 39″ del regolamento della Corte, che consente a una richiesta di essere giudicata con una procedura d’urgenza solo quando i ricorrenti sono esposti a “un rischio reale di danno irreparabile”. Cosa che non è stata registrata.
Questo significa anche che la sentenza non entra nel merito dei contenuti della richiesta, e non esclude eventuali decisioni successive sull’ammissibilità o sul merito della causa. Gli oltre 650 vigili francesi hanno chiesto di sospendere l’obbligo di vaccinazione disposto dalla legge del 5 agosto e di “sospendere le disposizioni che vietano alle persone che non hanno rispettato l’obbligo di vaccinazione di esercitare la loro professione”.
La normativa in questione – molto contestata in Francia – ha introdotto l’obbligo di vaccinazione per tutte le persone che lavorano o sono a contatto con persone vulnerabili (come i caregiver, badanti, professionisti e volontari), con controlli previsti a partire dal 15 settembre 2021. In concreto, i lavoratori che rientrano in queste categorie che ancora non vaccinato hanno tempo fino al 15 settembre per farlo, fino al 15 ottobre se hanno già ricevuto una prima dose di vaccino, e previa presentazione di un test negativo.
Nel ricorrere alla Corte europea dei diritti dell’uomo, i pompieri si sono appellati alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo con riferimento dei principi di “diritto alla vita” e al “diritto al rispetto della vita privata e familiare” .