Bruxelles – Buone notizie per l’Italia: dall’Europa arrivano i soldi del recovery fund. La Commissione europea ha erogato a favore del governo Draghi 24,9 miliardi di euro a titolo di prefinanziamento del piano nazionale di ripresa, pari al 13% dell’importo totale stanziato a favore del paese in sovvenzioni e prestiti nel quadro di Next Generation EU, il meccanismo per il rilancio delle economie europee, e che comprende anche il recovery fundel dispositivo per la ripresa e la resilienza.
Il sistema Paese dovrebbe ricevere complessivamente 191,5 miliardi di euro nel corso della durata del piano nazionale tra sovvenzioni (68,9 miliardi) e prestiti (122,6 miliardi).
L’Italia è così il quinto Stato membro dell’UE a riceve le risorse europee dopo Belgio, Lussemburgo, Portogallo e dopo la Grecia. Il prefinanziamento, spiega l’esecutivo comunitario, contribuirà a dare impulso all’“attuazione delle misure fondamentali di investimento e riforma” delineate nel piano nazionale per la ripresa messo a punto dal governo e approvato dalla Commissione.
“Con la prima erogazione di fondi a favore dell’Italia nel quadro di NextGenerationEU, si avvia una ripresa duratura nel paese”, sostiene la presidente dell’esecutivo comunitario, Ursula von der Leyen. “Il vostro piano di ripresa, Italia Domani, presenta il livello di ambizione necessario per fare del paese un motore di crescita per tutta l’Europa, perché per un’Europa forte serve un’Italia forte“.
Soddisfatto anche il commissario per il Bilancio, Johannes Hahn. “Sono lieto che sia stata raggiunta la fase di esborso. Grazie all’intensa cooperazione con l’Italia e alla solida preparazione all’interno della Commissione siamo riusciti a erogare i fondi in tempi record”.
Paolo Gentiloni, traccia la rotta. I soldi che vengono messi a disposizione, spiega il commissario per l’Economia, dovranno servire per costruire un sistema di mobilità più verde e più sostenibile, un aumento delle energie rinnovabili, la digitalizzazione delle imprese, la diffusione del 5G e della banda ultra-larga, una pubblica amministrazione più efficiente e un contesto imprenditoriale più attraente e competitivo. In sintesi, “le riforme che l’Italia si è impegnata a realizzare”. Una volta realizzate, senza ritardi né sprechi, “tutte queste misure renderanno il paese più moderno e creeranno nuove opportunità”.
Soddisfatto il capodelegazione del PD in Parlamento europeo, Brando Benifei. “Ci siamo battuti in per stabilire questo anticipo sostanzioso, per utilizzarlo per ripartire al più presto”. Adesso “si parte!”, esclama. L’obiettivo, precisa de essere però “un’Italia diversa: più sostenibile, più giusta, più digitale, più libera”.