Ci siamo, l’appuntamento è per il prossimo anno, il 2022. E’ questa la data prevista per il lancio della missione Juice (Jupiter Icy Moon Explorer), selezionata dallo Space Programme Committee dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). L’obiettivo è andare alla scoperta del pianeta gassoso Giove e delle sue lune Ganimede, Callisto e, appunto, Europa. E’ la prima missione su vasta scala nell’ambito del programma di esplorazione planetaria Cosmic Vision 2015-2025.
La Missione Juice e l’arrivo su Giove
Una volta lanciata, Juice impiegherà 7 anni per raggiungere Giove e il suo sistema di lune. Poi rimarrà lì almeno 3 anni, durante i quali saranno effettuate osservazioni dettagliate del pianeta e dei suoi satelliti natural. Questo consentirà alla comunità scientifica internazionale di formulare teorie sempre più precise riguardo alle condizioni di formazione dei pianeti e ai processi di formazione della vita.
Ganimede, ad esempio, è una luna così grande da essere quasi considerato un nano-pianeta. Ha caratteristiche molto particolari come la presenza di una sottile atmosfera ricca di ossigeno, oceani e sotterranei che potrebbero potenzialmente ospitare forme di vita. E’ l’unica luna del Sistema Solare ad avere un proprio campo magnetico. Questo rende Ganimede estremamente interessante per la comunità scientifica.
Lo stato dell’arte
Proprio di recente è arrivata l’autorizzazione al trasferimento della testa ottica made in Italy dello strumento MAJIS (Moons And Jupiter Imaging Spectrometer) all’Institut d’Astrophysique Spatiale (IAS), in Francia.
MAJIS è uno spettrometro a due canali in grado di fornire importanti elementi per la comprensione del sistema composto da Giove e le sue tre lune più grandi. Lo strumento è a leadership francese, realizzato attraverso un accordo bilaterale tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’agenzia spaziale francese CNES.
Lo strumento è pronto per essere spedito in Francia. Una volta arrivato allo IAS, il team francese, con il supporto del team italiano, completerà la calibrazione dello spettrometro. Al termine, MAJIS sarà consegnato formalmente all’ESA che si occuperà di integrare lo spettrometro a bordo della sonda JUICE.
Il contributo dell’Italia
Tra i Paesi che contribuiscono in modo rilevante alla missione JUICE c’è anche l’Italia, non solo per la realizzazione della sonda MAJIS, ma soprattutto per la parte scientifica. Degli 11 strumenti scientifici a bordo di JUICE, tre sono italiani: la camera multispettrale ad alta risoluzione JANUS realizzata da Leonardo, il radar RIME, commissionato da ASI a Thales Alenia Space, che lo ha costruito negli stabilimenti di Roma e L’Aquila e l’esperimento di radio-scienza 3GM sviluppato da Thales Alenia Space-Milano. L’Italia ha, inoltre, realizzato l’HAA (High Accuracy Acceloremeter).
L’Italia, attraverso Leonardo, sta inoltre realizzando il più grande generatore fotovoltaico mai ideato prima per una missione interplanetaria. Con una superficie di 94 metri quadri, il generatore sarà in grado di fornire la potenza elettrica necessaria ad una distanza di oltre 750 milioni di chilometri dal Sole, dove le temperature raggiungono i -230°C. La generazione costante di energia elettrica è un requisito indispensabile, senza il quale la missione non potrebbe perseguire i propri obiettivi scientifici.
La politica spaziale dell’Unione Europea e il suo impatto economico
Nell’aprile 2021 il Consiglio e il Parlamento europeo hanno adottato un regolamento che stabilisce il nuovo programma spaziale dell’UE per gli anni dal 2021 al 2027. Tale programma garantirà:
- dati e servizi spaziali di alta qualità, aggiornati e sicuri
- maggiori benefici socioeconomici derivanti dall’utilizzo di tali dati e servizi, con l’obiettivo di aumentare la crescita e la creazione di posti di lavoro nell’UE
- sicurezza e autonomia dell’UE rafforzate
- un ruolo più forte dell’UE come attore di primo piano nel settore spaziale
Non solo, il programma spaziale dell’Unione europea aiuta i cittadini dell’UE a svolgere le attività quotidiane sulla Terra. I satelliti che l’UE invia in orbita consentono a milioni di persone di comunicare utilizzando le nuove tecnologie, viaggiare via terra, mare e aria e sviluppare nuovi modi per migliorare la salute del nostro pianeta.
La politica spaziale dell’UE contribuisce a creare posti di lavoro e stimolare la crescita e gli investimenti in Europa, ampliando i confini della scienza e della ricerca. Inoltre promuove e facilita altre politiche in settori come sicurezza e difesa, industria e tecnologia digitale. Ma, soprattutto, svolge un ruolo fondamentale nella ripresa economica dopo la crisi COVID-19 e nella risposta a sfide globali come i cambiamenti climatici
Secondo le ricerche condotte dalla Commissione europea, l’economia spaziale europea, che comprende il settore manifatturiero e quello dei servizi, dà lavoro a oltre 231 000 professionisti. Nel 2017, il suo valore era stimato a circa 53-62 miliardi di Euro.
Horizon Europe: 3,5 miliardi nel biennio 2021-2022
Per il periodo 2021-2022 la Commissione Europea ha adottato il Work Programme di Horizon Europe . Nel documento sono indicati gli obiettivi e i settori tematici che saranno destinatari di un finanziamento totale di 14,7 miliardi di euro.
Nello specifico, al comparto ‘Digital, Industry and Space’ sarà destinato un investimento di 3,5 miliardi di euro per il biennio sopraindicato.
L’accordo tra UE e ESA: 9 miliardi per il nuovo programma spaziale europeo
Il 22 giugno 2021, dopo mesi di trattative, l’ESA e l’UE hanno firmato un nuovo accordo quadro di partenariato finanziario (FFPA). Questo accordo ha segnato un nuovo inizio per le attività spaziali in Europa.
Il nuovo programma spaziale dell’UE garantisce infatti la continuità e rafforza i programmi come Galileo, Copernicus ed EGNOS, che sono stati progettati dall’ESA e hanno posizionato l’Europa in un ruolo di primo piano globale nei settori dell’osservazione e della navigazione della Terra. Sostiene inoltre nuove iniziative soprattutto nel campo della connettività sicura, della ricerca e sviluppo e della commercializzazione spaziale, dove l’ESA svolgerà un ruolo chiave, offrendo anche nuove opportunità di finanziamento per l’imprenditorialità.
L’accordo rappresenta un investimento dell’UE di quasi 9 miliardi di euro nel periodo 2021-2027. L’ESA e l’industria europea progetteranno sistemi e programmi di nuova generazione, cruciali per l’economia e un’Europa verde e digitale. Questo finanziamento si aggiunge al budget dell’ESA e quindi consolida un insieme ambizioso di programmi obbligatori e facoltativi, come definito dagli Stati membri dell’ESA.