Bruxelles – I ministri della ricerca e dell’istruzione superiore, in occasione della prima riunione del G20 dedicata alla al tema, hanno adottato la “Dichiarazione di Trieste per la ricerca”, l’impegno politico dei ministri del G20 sulla mobilitazione della ricerca, dell’istruzione superiore e della digitalizzazione per un’economia sostenibile, inclusiva e di ripresa. Il documento è l’atto conclusivo del G20 sulla cultura promossa dalla presidenza italiana di turno dell’organismo.
La dichiarazione è strutturata intorno a tre pilastri: affrontare la natura mutevole delle competenze, principi e valori etici nella ricerca e nell’istruzione superiore, una comprensione comune degli spazi digitali. L’obiettivo della dichiarazione, spiega la commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù, Mariya Gabriel, è “sfruttare al meglio” il pieno potenziale della digitalizzazione nell’istruzione superiore e nella ricerca. “Vogliamo sviluppare una forza lavoro digitalmente qualificata e un ecosistema delle infrastrutture di ricerca digitale, basato su principi scientifici aperti e su valori etici condivisi”.
La dichiarazione è accolta con favore dall’esecutivo comunitario poiché “si allinea” al lavoro dell’UE per realizzare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca e lo Spazio europeo dell’istruzione, così da attuare il nuovo piano d’azione per l’istruzione digitale e per sfruttare il potenziale di ricerca e innovazione degli istituti di istruzione superiore in Europa.