Bruxelles – La Commissione Europea ha approvato, nell’ambito della normativa Ue sugli aiuti di Stato, una misura italiana da 430 milioni di euro per risarcire i gestori degli impianti di risalita per i danni subiti a causa delle misure restrittive introdotte dal governo per limitare la diffusione del coronavirus, che hanno vietato l’accesso agli impianti di risalita tra il 4 dicembre 2020 e il 30 aprile 2021.
Il vicepresidente esecutiva Margrethe Vestager, responsabile Concorrenza, in una nota spiega che “le misure che il governo italiano ha dovuto adottare per limitare la diffusione della pandemia hanno richiesto agli operatori di impianti di risalita di interrompere le loro operazioni, con conseguenti perdite considerevoli. Questo regime – scrive Vestager – consentirà all’Italia di risarcire i gestori degli impianti di risalita per i danni subiti”.
In base al regime, i gestori degli impianti di risalita avranno diritto al risarcimento sotto forma di contributi diretti per parte dei danni subiti tra il 4 dicembre 2020 e il 30 aprile 2021. Le autorità italiane verificheranno che non vi sia sovra compensazione sulla base del netto perdite subite a causa della pandemia. L’Italia garantirà quindi che nessun singolo beneficiario riceva un risarcimento maggiore di quello che ha subito in danni e che venga recuperato qualsiasi pagamento in eccesso rispetto al danno effettivo.