Bruxelles – Come faccio a sapere se quello che mangio è davvero sicuro? Chi stabilisce cosa arriva nel piatto? E’ veramente ‘made in Italy’? Produrrà sfoghi allergici? Il cibo per molti è un piacere, ma pure una fonte di dubbi e domande. Per cercare di dare sicurezza e tranquillità a tavola, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) lancia la nuova campagna di informazione e sensibilizzazione sulle proprietà delle portate, in un esercizio che sposa gusto e scienza.
Si chiama “EU choose safe food” (L’Unione europea sceglie il cibo sicuro) l’iniziativa che mira a “spiegare la scienza alla base della sicurezza alimentare nell’UE per aiutarti a prendere decisioni informate sulle scelte alimentari quotidiane”. Un portale appositamente dedicato, con tante sezioni tutte diverse che offrono le risposte ai tanti dubbi che troppo spesso assillano le famiglie al momento di sedersi a tavola.
Lanciata il 30 luglio, l’obiettivo della nuova campagna dell’EFSA a livello dell’UE è incoraggiare gli europei a fare scelte alimentari sicure spiegando il ruolo fondamentale svolto dalla scienza e dagli scienziati nella sicurezza alimentare. Dall’aiutare a decifrare le etichette e comprendere gli additivi, al fornire consigli sul perché le patate crude non dovrebbero essere conservate in frigorifero, la campagna offrirà informazioni pratiche ai consumatori.
L’attività informativa è organizzata in collaborazione con nove Stati membri dell’UE mirati (Austria, Croazia, Italia, Lettonia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna e Ungheria) e si rivolge principalmente ai cittadini europei di età compresa tra 25 e 45 anni. Sul sito web della campagna è disponibile un kit di strumenti che include immagini, cortometraggi e post sui social media in diverse lingue, facilitando il coinvolgimento delle autorità e delle associazioni nazionali nella campagna. La campagna, grazie ad un portale disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’UE, spiega inoltre il ruolo dell’EFSA nel contribuire alle normative europee che proteggono i consumatori e l’intera catena alimentare.
Un modo pratico per rispondere anche a una domanda che spesso gli europei si pongono: cosa fa l’Europa per me? Rispondono EFSA e ministeri interessati.