Bruxelles – La Commissione europea ha riconosciuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta (IGP) all’Olio di Roma.
La zona di produzione di quest’olio, dal colore che varia dal verde al giallo oro a seconda dell’invecchiamento, è gran parte della Regione Lazio, ed in particolare l’intera provincia di Viterbo, gran parte di quelle di Roma e Rieti e buona parte di quelle di Frosinone e Latina. Complessivamente la zona di produzione è di oltre 63.000 ettari, che si estendono dal livello del mare fino agli 800 metri di altitudine, rappresentando quasi il 50 per cento dell’intera superficie destinata complessivamente alle colture arboree laziali.
Secondo la Commissione “le condizioni ambientali-climatiche dell’areale di produzione dell’Olio di Roma sono caratterizzate in modo determinante dai venti di provenienza tirrenica che influenzano la fascia di territorio pianeggiante e collinare”. Un insieme di fattori quali il tipo di terreno e la piovosità creano “particolarissime condizioni geografiche, orografiche e pedoclimatiche, che rendono eccezionale la vocazionalità agronomica dell’olivo“.
L’Olio di Roma si aggiunge così alle 314 produzioni protette in Italia elencate a maggio scorso dal ministero delle Politiche agricole e forestali, la quota più alta tra tutti i Paesi dell’Unione.
“Una notizia che premia la qualità e il lavoro dei produttori di olio extravergine di oliva del Lazio”, commenta il presidente di ANCI Lazio (la sezione regionale dell’aAsociazione nazionale dei comuni italiani) Riccardo Varone.