Bruxelles – Niente paura, l’utilizzo di monete e banconote non è un vettore di trasmissione del Coronavirus così forte. Al contrario, le possibilità di contagio attraverso utilizzo e scambio di denaro contante sono “molto basse”. La Banca centrale europea produce uno studio su un tema molto discusso fin dall’inizio della pandemia, quando ogni forma di pagamento ‘cash’ è stata di fatto sospesa per paura dei contagi. Allora si sapeva poco sui meccanismi di trasmissione del COVID, si ricorda nello studio della BCE, dove si criticano mezzi d’informazione e autorità pubbliche per articoli e dichiarazioni che hanno prodotto “timori probabilmente amplificati”.
Oggi invece si hanno alcune risposte. Si può trasmettere il virus col denaro contante, ma la probabilità è minima. Analisisti e ricercatori della BCE rilevano che i risultati dei test di stabilità mostrano che “quando viene applicata una carica virale elevata, il virus SARS-CoV-2 può sopravvivere sulle superfici di banconote e monete fino a diversi giorni, anche se a livelli molto bassi”.
Come avviene esattamente il contagio? Si sa che il virus può sopravvivere su superfici inanimate per un certo periodo di tempo, ma perché ci sia trasmissione il Coronavirus deve passare sulla pelle umana (dita) e poi dalla mano alle vie mucose. Per questo si è reso necessario studiare il trasferimento del virus da banconote e monete su dita umane e artificiali per valutare appieno qualsiasi rischio di trasmissione COVID da banconote e monete.
Ancora una volta, la BCE rassicura. I nuovi risultati dei test di trasferibilità, che non sono stati precedentemente riportati nel letteratura pubblicata disponibile, mostrano che “il virus SARS-CoV-2 viene trasferito dal denaro al dito umano solo in quantità molto basse. I livelli sono inferiori a quanto sarebbe necessario per essere infettivi, rendendo il rischio di trasferimento molto basso. Sia le banconote che le monete si comportano in modo molto simile a questo proposito, con acciaio e PVC che trasferiscono leggermente più della valuta“.