Bruxelles – Con la firma dell’Irlanda, ci sono tutti. I ventisette Paesi membri UE hanno trovato un accordo per la costruzione di un’infrastruttura europea di comunicazione quantistica, per un impegno che coinvolge anche la Commissione Europea e l’Agenzia spaziale europea (ESA). La tecnologia che sfrutta le complesse proprietà della meccanica quantistica per la protezione delle comunicazioni dagli attacchi hacker sta diventando la chiave di volta per la sicurezza informatica del prossimo futuro. Sopratutto di quello dell’Unione, che sta iniziando a fare i conti con le vulnerabilità dei propri sistemi e delle proprie infrastrutture.
Quella raggiunta oggi (mercoledì 28 luglio) è l’intesa sulla dichiarazione EuroQCI, l’iniziativa europea per l’infrastruttura di comunicazione quantistica che si estenderà su tutto il territorio comunitario, assicurando comunicazioni affidabili e ad alte prestazioni. Nelle intenzioni dell’esecutivo UE, EuroQCI integrerà le infrastrutture di comunicazione esistenti e fornirà servizi basati sulla distribuzione di chiavi quantistiche (sistema della meccanica quantistica per garantire la sicurezza informatica). Il piano generale è quello di lanciare un sistema sicuro di connettività basata su satellite, che renderà disponibile la banda larga ad alta velocità in tutta Europa.
“Sono molto felice di vedere tutti gli Stati membri riunirsi per firmare la dichiarazione EuroQCI”, ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente della Commissione UE per il Digitale. “È una base molto solida per i piani dell’Europa di diventare uno dei principali attori nelle comunicazioni quantistiche“. È per questo motivo che i Ventisette sono stati incoraggiati a essere “ambiziosi nelle loro attività e a creare forti reti nazionali”. Il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, ha invece sottolineato l’importanza della sicurezza informatica, “oggi più che mai una componente cruciale della nostra sovranità digitale”.