Bruxelles – L’Unione Europea festeggia oggi (27 luglio) il fatto di aver vaccinato con una dose il 70 per cento della popolazione adulta, che conta oltre 446 milioni di individui. Il 57 per cento della popolazione è completamente vaccinato, con doppia dose o una nel caso del vaccino Johnson&Johnson. Un obiettivo importante se pensiamo alle difficoltà iniziali che l’UE ha incontrato prima nell’approvvigionamento dei vaccini – vedi il caso AstraZeneca – e i problemi che sta affrontato oggi con chi ancora rimane in dubbio se vaccinarsi o no.
A Bruxelles si celebra il raggiungimento di una tappa importante, scende in sala stampa la presidente Ursula von der Leyen per un breve annuncio in cui ribadisce che l’UE “mantiene le sue promesse”. Se non fosse che, in realtà, l’obiettivo originario della Commissione era quello di riuscire a vaccinare completamente la popolazione adulta entro la fine di luglio e diversi commissari europei hanno parlato dell’obiettivo di raggiungere l’immunità di gregge entro metà luglio. Vista la partenza lenta, l’obiettivo si è presto trasformato in un generico “entro la fine dell’estate”. A quattro giorni dalla fine del mese, è improbabile, se non impossibile, che si riesca in questo intento, tuttavia, visto che il 57 per cento è pienamente immunizzato, sembra certo che l’UE sia sulla buona strada per arrivare al 70 per cento entro la fine dell’estate.
Molto più attenta alle parole da usare la commissaria europea per la salute, Stella Kyriakides, affermando in un tweet solo che “l’UE ha raggiunto un importante traguardo: il 70% degli adulti ha ricevuto una prima dose e il 57% è completamente vaccinato. Le proiezioni hanno mostrato che l’UE avrebbe raggiunto il suo obiettivo entro la fine dell’estate”. Bruxelles al 10 luglio ha consegnato agli Stati UE dosi sufficienti per vaccinare completamente almeno il 70 per cento degli adulti dell’UE entro questo mese, circa 500 milioni di dosi di vaccino distribuite ai governi. Ad oggi risultano 520,8 milioni di dosi consegnate ai Ventisette e 448,2 milioni quelle somministrate dagli Stati membri.
Gli Stati membri stessi stanno incontrando resistenze tra le loro popolazioni tra chi non vuole vaccinarsi, ricorrendo anche al green pass come strumento per convincere chi ancora non è convinto, come stanno facendo Grecia, Francia e Italia. Dopo i primi numeri che parlano di un aumento effettivo del numero delle prenotazioni della prima dose, c’è speranza che nelle prossime settimane si vedano anche gli effetti sulla campagna vaccinale. Soprattutto perché l’UE è messa alla prova dalla variante delta, la più contagiosa fino a ora e che richiede il ciclo di vaccinazione completo per esserne davvero tutelati. Il “processo di ripresa ha avuto molto successo, ma dobbiamo continuare a impegnarci”, ha aggiunto von der Leyen, ricordando che la “variante delta è molto pericolosa. Invito quindi tutti coloro che ne hanno l’opportunità a farsi vaccinare”. Per la propria salute, ma anche per quella degli altri.
The EU kept its promise.
70% of adults in the EU got at least one dose of #COVID19 vaccine. And 57% already have full vaccination.
But the Delta variant is very dangerous. I call on everyone who can to get vaccinated.
For your health and to protect others. pic.twitter.com/pAWzNtX5yf
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) July 27, 2021