Bruxelles – Chiusura formale della riforma della PAC e regolamento sul controllo della pesca. Sono questi i due dossier legislativi ancora aperti che la presidenza della Slovenia, alla guida del Consiglio dell’UE dal primo luglio fino alla fine di dicembre, promette di chiudere entro il semestre. I punti salienti del programma di lavoro di Lubiana sono stati illustrati questa settimana dal ministro sloveno per l’agricoltura, Joze Podgorsek, in apertura al Consiglio Agricoltura e Pesca che si è svolto il 19 luglio.
“La squadra della Presidenza è molto solida”, ha riferito il ministro agli omologhi europei. Promettendo che “faremo di tutto per riuscire a completare il lavoro sui tre regolamenti” della riforma della Politica agricola comune che sarà in vigore dal 2023 “entro fine mese e desidereremmo gettare le basi anche al lavoro della Commissione che dovrà a sua volta adottare tutti gli atti tecnici”. Proprio oggi, 23 luglio, è prevista una riunione del Comitato speciale Agricoltura (CSA) del Consiglio per analizzare “i testi finali di compromesso in vista di un accordo”. Dopo il compromesso raggiunto a giugno, è iniziato il lavoro tecnico sui tre regolamenti che compongono la riforma: piani strategici, il cosiddetto regolamento orizzontale (controllo, finanziamento e gestione) e, infine, l’organizzazione comune di mercato. Al termine di questa riunione del CSA, la presidenza slovena firmerà una lettera al Parlamento europeo informandolo dell’intenzione del Consiglio di adottare i tre testi di riforma. “Ci auguriamo che anche al Parlamento si riesca a trattare il tutto alla plenaria di ottobre (in programma dal 18 al 21)”, ha detto il ministro in conferenza stampa.
Sul tavolo di Lubiana anche la nuova strategia forestale dell’UE, presentata la scorsa settimana nel quadro del pacchetto sul clima ‘Fit for 55’, l’agricoltura sostenibile e i piani dell’UE per lo sviluppo rurale, che intende affrontare attraverso tre pilastri: digitalizzazione, sfide demografiche e incrementare il ruolo delle donne. “Questi sono i tre aspetti fondamentali”, ha detto Podgorsek. “Di questo – anticipa – si parlerà anche alla prossima riunione informale dei ministri dell’Agricoltura che si terrà dal 5 al 7 settembre in Slovenia.
La presidenza fa cenno anche ad alcuni dossier che rientrano nella strategia dell’agroalimentare Farm to Fork, presentata a maggio 2020 dalla Commissione europea e i cui lavori sono molto in ritardo sulla tabella di marcia. Al Parlamento europeo la strategia è bloccata tra le commissioni per l’Agricoltura (AGRI) e l’ambiente (ENVI) dove doveva essere approvata già nel mese di giugno. Tutto slittato a data da destinarsi, spiegano fonti del Parlamento europeo, ma per ora non si conoscono i tempi dell’approvazione che sicuramente sarà dopo la ripresa dei lavori parlamentari a settembre, nell’ottica di una approvazione in plenaria entro l’anno. Alla Farm to fork si legano diversi temi che Lubiana dovrà affrontare con risolutezza, in primis portare avanti i lavori sull’etichettatura dei prodotti alimentari. Una decisione da parte della Commissione sull’etichetta armonizzata è attesa entro la fine del 2022.
Sul versante della pesca, rimane da stabilire un nuovo ordinamento in materia di controlli sul settore ittico, con l’obiettivo anche di stabilire le “quote pesca” per il 2022. “Ci attendono mesi di duro lavoro, ma guardiamo con interesse alle sfide e alle opportunità di questa presidenza del Consiglio. Ci impegniamo a portare avanti la strategia “Dal produttore al consumatore” nell’ottica di garantire sistemi alimentari sostenibili e definire una visione a lungo termine per le zone rurali. Siamo inoltre determinati a fornire certezze agli agricoltori dell’UE portando a termine la riforma della politica agricola comune prima della fine del nostro mandato”, ha spiegato il ministro.