Bruxelles – Priorità della nuova presidenza di Slovenia, conclusioni sul piano europeo sul biologico, scambio di vedute con Tom Vilsack, il segretario al dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. E’ denso di temi il primo Consiglio Agricoltura e Pesca che vede Lubiana alla guida semestrale dell’UE, di cui ha assunto le redini dal primo luglio e per i prossimi sei mesi. La riunione dei ministri responsabili per l’agricoltura si terrà lunedì 19 luglio in presenza a Bruxelles, l’ultima presumibilmente prima della pausa estiva delle istituzioni.
A meno di quattro mesi dalla presentazione da parte della Commissione, i ministri – senza grandi sorprese – adotteranno la nuova strategia UE per il biologico, che fissa tra gli obiettivi aumentare la produzione e il consumo di prodotti biologici e raggiungere il 25 per cento dei terreni agricoli adibiti all’agricoltura biologica entro il 2030.
A livello tecnico il testo delle conclusioni è già stato finalizzato, manca solo l’ok formale dei ministri e si tratterà del primo effettivo risultato della nuova presidenza di turno. I Ventisette dovrebbero dare l’ok a raggiungere l’obiettivo del 25 per cento di superfici organiche entro il 2030 sostenendo l’approccio tripartito della Commissione (produzione, consumo, sostenibilità), ma chiederanno che i piani d’azione nazionali volti ad attuare questi obiettivi siano “facoltativi”, insistendo sulla necessità dei diversi punti di partenza per definire gli obiettivi degli Stati. Anche nel piano della Commissione si tiene conto che gli Stati membri partono da situazioni molto diverse sulle quote dei terreni agricoli (dallo 0,5 per cento a oltre il 25 per cento, l’Italia è al 15 per cento) e che quindi anche i progressi compiuti finora sono d’intensità diversa.
Di rilievo il fatto che ci sarà una discussione a pranzo con il Segretario dell’Agricoltura degli Stati Uniti, Tom Vilsack, che appena questa settimana si è confrontato con i deputati della commissione per l’Agricoltura del Parlamento europeo. Non nascondendo che il rilancio della partnership commerciale agroalimentare con l’UE è in salita perché se gli obiettivi sono gli stessi, diverse sono le strade per arrivare a raggiungerli. Al Consiglio si dicono fiduciosi che possa rinsaldarsi il legame, frutto di una “lunga storia di relazioni commerciali positive con gli Stati Uniti nel settore dell’agricoltura” che andrà perseguita anche sotto l’amministrazione di Joe Biden. Ci “aspettiamo che il focus della discussione sarà anche sulle sfide e le opportunità dell’agricoltura in termini di sostenibilità e cambiamento climatico”, spiega una fonte del Consiglio.
Nel pomeriggio, spazio per la commissaria per la Salute a la sicurezza alimentare Stella Kyriakides che dovrà riferire sui piani della Commissione per porre fine agli allevamenti in gabbia in Europa possibilimente entro il 2027 per dare seguito a ‘End the Cage Age’, l’iniziativa dei cittadini europei promossa da Compassion in World Farming (Ciwf) e firmata da quasi 1,4 milioni di persone nell’UE per chiedere alla Commissione Europea di agire introducendo il divieto. Anche al Consiglio “siamo fermamente convinti che la messa in gabbia degli animali da allevamento vada contro i principi del benessere animale” quindi la presidenza di Lubiana è pronta a lavorare su questo dossier in vista di una legge europea che non arriverà prima del 2023, dopo una valutazione dell’impatto sociale, ambientale ed economico di un’agricoltura senza gabbie.