Roma – Dal primo di agosto Venezia sarà vietata ai giganti del mare. Dopo anni di richieste per salvare la laguna dalle grandi navi da crociera che minacciavano il delicato l’equilibrio della città, il governo ha deciso lo stop alle navi nelle zone più sensibili. Il decreto stabilisce il divieto di navigazione per le navi che hanno più di 25 mila tonnellate di stazza lorda, più di 180 metri di lunghezza, più di 35 metri di altezza o una produzione superiore allo 0,1% di zolfo. Le navi che non hanno le predette quattro caratteristiche considerate sostenibili, potranno continuare ad attraccare (si tratta di piccole navi da crociera da circa 200 passeggeri).
Il provvedimento votato dal Consiglio dei ministri prevede anche un fondo per risarcire gli operatori che subiranno un danno dal divieto e per realizzare approdi off shore provvisori e nel porto di Marghera per cui è stato già bandito un concorso di idee.
Un passaggio chiave per tutelare la laguna, sollecitato ultimamente anche dall’Unesco che aveva minacciato di inserire Venezia nella lista nera se le navi avessero continuato a transitare a poche centinaia di metri dalle banchine di San Marco. “Il blocco del transito delle grandi navi in laguna entro la legislatura era un impegno che avevo preso pubblicamente”, ha commentato soddisfatto il ministro della Cultura Dario Franceschini, “una decisione diventata improcrastinabile con un provvedimento che supera le stesse prescrizioni dell’Unesco”.
Si tratta forse del primo atto che in Italia risponde al principio “do not significant harm”, non causare danni significativi all’ambiente, indicato nel Next generation EU e inserito dunque nel PNRR approvato ieri dall’Ecofin.
“Era da molti anni che si cercava una soluzione e finalmente dal primo agosto le crociere non passeranno più nel bacino della città lagunare”, ha detto il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. Ma i fondi per i risarcimenti per i sostegni alle compagnie, agli operatori portuali, per la manutenzione delle banchine “non saranno le uniche risorse stanziate per Venezia che ha un patrimonio storico e culturale ma che ha bisogno di una prospettiva di sviluppo sostenibile dal punto di vista economico e ambientale”.