Bruxelles – La strategia Farm to Fork (dal campo alla tavola) impegna la Commissione Europea a rivedere tutta l’attuale normativa europea in materia di benessere animale entro la fine del 2023. Come previsto, l’esecutivo europeo ha pubblicato il 6 luglio la tabella di marcia con le azioni previste per la revisione della legislazione sul benessere animale e una prima valutazione di impatto, in cui ha già individuato una serie di carenze per quanto riguarda le condizioni di allevamento, trasporto e macellazione degli animali, che sono le tre aree che compongono la normativa sul benessere animale.
“Le informazioni disponibili indicano che ci sono carenze significative relative alla legislazione UE sul benessere degli animali in in vigore, che si traducono in livelli sub-ottimali di benessere animale per gli animali d’allevamento, così come per cani e gatti quando vengono trasportati per motivi commerciali”, scrive la Commissione. Sulla base di questa valutazione d’impatto, Bruxelles apre una prima consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 3 agosto, per inviare all’UE i contributi su come rivedere le norme.
Tra i problemi ricorrenti e comuni che vengono segnalati c’è la mancanza di chiarezza dei testi, l’assenza di adeguati strumenti di controllo, la cattiva gestione degli allevamenti dovuta alla mancanza di competenze o l’inadeguatezza delle regole in atto con i progressi scientifici. Per rispondere a queste mancanze, la Commissione propone una serie di opzioni: per il trasporto di animali propone, ad esempio, di vietare l’esportazione di determinate specie verso paesi terzi o di vigilare meglio su di esse. Ma nella valutazione di impatto si solleva anche la questione di se e come introdurre un’etichettatura armonizzata a livello europeo sul benessere degli animali, promossa dalla Farm to Fork dal momento che ora esistono pratiche di etichettatura molto diverse tra Stati. Tra le ipotesi al vaglio, ci sono requisiti minimi sulle etichette nazionali, un’etichetta europea esclusivamente sulla questione delle gabbie o creare un’etichetta europea per tutto il benessere degli animali.
La Commissione ha mosso intanto i primi passi promettendo lo scorso 30 giugno una proposta di legge entro il 2023 sulla fine degli allevamenti in gabbia in Unione Europea, possibilmente entro il 2027.