Bruxelles – Le norme europee sugli aiuti di Stato per la realizzazione di reti a banda larga ci sono e funzionano bene, ma si può fare meglio. È questo il risultato della valutazione sull’impatto del quadro attuale, come emerge da un documento di lavoro dei servizi della Commissione Europea. Nel complesso, la normativa esistente è adatta allo scopo, ma “potrebbero essere necessari alcuni adeguamenti” per allineare gli attuali obiettivi con quelli della visione di una società dei Gigabit 2025 e della Bussola digitale 2030.
La valutazione delle Linee guida Banda Larga, entrate in vigore nel 2013, è stata avviata nel giugno dello scorso anno e si poneva l’obiettivo di analizzare l’attuale quadro delle norme sugli aiuti di Stato in materia di infrastrutture a banda larga per affrontare i fallimenti del mercato e limitare le potenziali distorsioni della concorrenza. Anche grazie al supporto di consultazioni pubbliche e mirate con le parti interessate e uno studio condotto da un consulente esterno, si è cercato di tratteggiare le nuove sfide portate dagli sviluppi tecnologici e di mercato.
Secondo quanto emerge dal documento, le Linee guida hanno dato “un contributo importante” al sostegno della diffusione e dell’adozione delle reti a banda larga sul suolo comunitario. Ma, allo stesso tempo, sono necessari “chiarimenti di alcuni concetti”, come le questioni di mappatura, consultazione pubblica e prezzi all’ingrosso. È necessaria anche un’ulteriore “razionalizzazione e semplificazione” e adeguamenti che riflettano le attuali priorità dell’Unione. Secondo gli obiettivi dell’esecutivo UE, entro la fine del decennio tutte le famiglie europee dovrebbero essere coperte da una connessione sicura, efficiente e sostenibile, rispetto al 59 per cento del 2020.
Considerando questa valutazione, la Commissione inizierà la revisione delle norme esistenti. Per le parti interessate, l’appuntamento arriverà presto: nelle prossime settimane il gabinetto von der Leyen pubblicherà una tabella di marcia e chiederà di condividere le proprie opinioni su questo documento. Durante il prossimo autunno è prevista una consultazione pubblica sul progetto di revisione delle Linee guida.