Roma – Nuovo assalto alla denominazione protetta del Prosecco da parte delle autorità croate. Lo denuncia Paolo De Castro, coordinatore del Gruppo S&D alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo, che ha inviato una lettera al Commissario UE Janusz Wojciechovski.
“Non possiamo tollerare che la denominazione protetta ‘Prosecco’, una delle più emblematiche, diventi oggetto di imitazioni e abusi, in particolare nell’Unione europea”, scrive De Castro chiedendo di fermare la richiesta di menzione avviato dalle autorità croate. Prosek non è altro se non la traduzione del nome del prodotto italiano, ricordando che “il regolamento stabilisce che le denominazioni di origine e indicazioni geografiche protette devono essere tutelate da ogni abuso, imitazione o evocazione”.
Per l’europarlamentare italiano, far passare il messaggio che è possibile aggirare la protezione Dop, “rischia di indebolire la posizione dell’Ue nel quadro di negoziati commerciali con Paesi terzi, tra cui quelli in corso con Australia, Nuova Zelanda e Cile, che già si oppongono alla protezione completa del ‘Prosecco’