Bruxelles – Con la firma delle Istituzioni UE si conclude oggi (30 giugno) l’iter legislativo della prima Legge europea sul clima, che vincola giuridicamente il Continente a raggiungere la neutralità climatica (zero nuove emissioni nette) entro il 2050 e a ridurre le emissioni di gas serra del 55 per cento entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Presenti alla cerimonia che si è tenuta al Parlamento europeo il ministro per l’ambiente del Portogallo, Joao Pedro Matos Fernandes (in rappresentanza degli Stati in quanto presidenza di turno), il presidente della commissione ambiente dell’Europarlamento, l’eurodeputato francese Pascal Canfin, e il presidente dell’Eurocamera, David Sassoli.
“Con la firma di oggi trasformiamo la promessa che l’UE diventerà climaticamente neutra entro il 2050 in un obbligo vincolante”, scrive Sassoli in un tweet. “Il Green Deal sta diventando realtà”, aggiunge ricordando che il Parlamento “è pronto a lavorare sul pacchetto Fit for 2030 il prima possibile”. La Legge spiana la strada alla Commissione che potrà presentare il 14 luglio il pacchetto ‘Fit for 55′, che modificherà una parte della normativa europea in materia di energia proprio per centrare gli obiettivi di riduzione delle emissioni del 55 per cento. Previsti nuovi standard di CO2 delle auto, un nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (la cosiddetta tassa sul carbonio alle frontiere), la revisione del mercato del carbonio europeo (il sistema ETS) oltre che nuovi obiettivi per l’energia rinnovabile. Per far fronte all’impatto socio-economico della transizione, è prevista la presentazione di un “fondo sociale” (Climate Action Social Facility) per proteggere i cittadini da eventuali aumenti dei prezzi.