Bruxelles – Consiglio e Parlamento UE hanno raggiunto un accordo sulla nuova Agenzia per l’asilo europea, elemento importante del percorso negoziale sulle proposte del Patto per la migrazione e l’asilo, presentato il 23 settembre dello scorso anno dalla Commissione UE. Per entrare in vigore, il testo concordato dovrà ora essere approvato dal Parlamento (prima dalla Commissione per le Libertà civili, poi in sessione plenaria) e dal Consiglio.
Intanto si trova l’accordo provvisorio tra i negoziatori del Parlamento europeo e della presidenza portoghese del Consiglio per rafforzare l’EASO, l’Ufficio europeo di sostegno all’immigrazione, con maggiori poteri operativi e tecnici, trasformando l’Ufficio in un’agenzia indipendente a tutti gli effetti. Sotto la sua responsabilità cadrà il miglioramento del funzionamento del sistema europeo comune di asilo, l’assistenza agli Stati membri e la convergenza nella valutazione delle domande di protezione internazionale.
Su richiesta degli eurodeputati, l’Agenzia avrà un responsabile dei diritti fondamentali, incaricato di garantirne il rispetto a livello di politica di asilo e di sovrintendere il nuovo meccanismo di denuncia delle violazioni. Sarà poi istituito un pool di 500 esperti nazionali (interpreti, gestori di casi, specialisti dell’accoglienza), che potranno essere dispiegati sul campo su richiesta degli Stati membri in squadre di supporto per l’asilo. Sarà poi aumentato il sostegno alla cooperazione tra Stati membri UE e Paesi terzi, in un’ottica di sviluppo della dimensione esterna dell’Unione.
Centrale anche la questione del monitoraggio degli Stati membri che, come richiesto da Italia, Grecia, Spagna, Malta e Cipro per superare l’approccio a pacchetto, entrerà in vigore “in una fase successiva”. Dal 31 dicembre 2023, l’Agenzia controllerà se i diversi aspetti del sistema comune di asilo vengono applicati sul campo dai Ventisette: in particolare, verificherà il rispetto degli impegni assunti per l’accoglienza, dei diritti fondamentali e delle garanzie di protezione dei minori. Il sistema di monitoraggio, con le disposizioni sulla preparazione in situazioni di pressione sproporzionata, entrerà integralmente in vigore quando il sistema di Dublino sarà riformato dalle nuove proposte della Commissione (tra cui anche lo spinoso tema del meccanismo di solidarietà obbligatoria tra i Paesi membri per il ricollocamento dei migranti).
Eduardo Cabrita, ministro dell’Interno portoghese e presidente di turno del Consiglio dell’UE, aveva definito l’ultimo Consiglio Affari Interni “un successo” sul fronte del sistema di asilo UE, e a distanza di tre settimane si può dire che quella soddisfazione fosse a ragion veduta. Dopo mesi di confronto tra i Ventisette, lo stallo era stato superato proprio l’8 giugno, il giorno del vertice dei ministri degli Interni UE. Con una lettera indirizzata all’esecutivo UE e all’EASO (Ufficio europeo di sostegno per l’asilo), i cosiddetti Med 5 – Italia, Grecia, Spagna, Malta e Cipro – avevano manifestato la volontà di superare “l’approccio a pacchetto” (l’adozione di tutte le proposte normative nello stesso momento, considerate inscindibili dal punto di vista del bilanciamento dei principi di responsabilità e solidarietà), aprendo la strada a un accordo sulla revisione del regolamento sul monitoraggio.
Le reazioni a Bruxelles
“Oggi è un giorno storico per la politica di asilo dell’Unione Europea”, ha rivendicato relatrice della proposta per il Parlamento UE, Elena Yoncheva (S&D). “Non solo presto sarà operativa una vera e propria Agenzia per l’asilo, ma abbiamo anche dimostrato che è possibile riformare il sistema europeo comune di asilo“. Secondo l’eurodeputata bulgara questo risultato “è il primo tassello” verso una politica basata su una “solidarietà significativa, procedure efficaci e una maggiore protezione dei diritti fondamentali”.
Per il Consiglio dell’UE è stato lo stesso ministro portoghese Cabrita a ribadire la sua soddisfazione per il primo passo verso “un sistema di asilo efficiente, equo e veramente europeo“. La nuova Agenzia europea “fornirà un supporto concreto agli Stati membri nel trattamento delle richieste di asilo” e “sfrutterà la forza del nostro approccio comune” nei confronti della cooperazione con i Paesi terzi.
L’intesa tra i co-legislatori è stata accolta con calore anche dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen: “Accolgo con favore l’accordo per l’istituzione di un’Agenzia dell’UE per l’asilo”, ha commentato su Twitter, ringraziando la presidenza portoghese del Consiglio dell’UE per il “duro lavoro” su questo dossier. L’accordo “contribuirà a rendere le nostre procedure di asilo più rapide e uniformi“, ha sottolineato von der Leyen.
I welcome the agreement to establish an EU Agency for Asylum #EUAA
This will help make our asylum procedures in the EU faster and more uniform.
Thank you @2021PortugalEU for your hard work on this.
I count on @EU2021SI to continue negotiations on the #MigrationPact
— Ursula von der Leyen (@vonderleyen) June 29, 2021