Bruxelles – Dopo un avvio lento all’inizio dell’anno, soprattutto dovuto al contraccolpo di Brexit, il commercio agroalimentare dell’UE riprende a respirare a marzo. Tra gennaio e marzo il volume di importazioni ed esportazioni ha raggiunto un valore di 75,8 miliardi di euro, il 4 per cento in meno rispetto agli stessi primi tre mesi del 2020.Tuttavia, il valore delle esportazioni dell’UE nel terzo mese dell’anno è aumentato del 20 per cento rispetto al mese precedente, mentre quello delle importazioni del 24 per cento a marzo rispetto al mese precedente. Sono questi i principali risultati del monitoraggio mensile della Commissione Europea sugli scambi commerciali del comparto agroalimentare europeo, pubblicati oggi (25 giugno) dall’Esecutivo.
Guardando nel complesso al primo trimestre dell’anno, le esportazioni dell’UE sono diminuite dello 0,9 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2020, raggiungendo i 46,4 miliardi di euro, mentre le importazioni dell’UE hanno raggiunto i 29,3 miliardi di euro, l’8,1 per cento in meno.
I valori delle esportazioni sono diminuiti maggiormente nel Regno Unito (in calo di 1.079 milioni di euro), per via della Brexit, anche se dalla fine del periodo transitorio stanno progressivamente aumentando: a marzo è aumentato del 27 per cento, rispetto al mese precedente, e dell’1,3 per cento rispetto a marzo 2020. Altre destinazioni, per le quali il valore delle esportazioni agroalimentari dell’UE è diminuito maggiormente da gennaio 2021 rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, sono Egitto (-168 milioni di euro), Giappone (meno 155 milioni di euro), Russia (diminuito di 145 milioni di euro) e Arabia Saudita (136 milioni di euro in meno).
Di contro, da gennaio si registrano aumenti delle esportazioni dell’UE per la Cina (+914 milioni di euro), trainate come sempre da carne suina, cereali grossolani e oli di colza e girasole. La Svizzera segue con le esportazioni dell’UE in aumento di 169 milioni di euro. Altre destinazioni per le quali il valore delle esportazioni agroalimentari dell’UE è aumentato maggiormente nel primo trimestre del 2021 sono Norvegia, Cile e Libia.