Roma – Ha preso il via il 17 giugno la raccolta delle candidature per il bando “Peccioli Working Village” promosso dal Comune di Peccioli e Belvedere Spa, in collaborazione con Touring Club Italiano.
Spinti dall’attuale situazione di trasformazione del settore turistico alla ricerca di nuovi stimoli e ispirazioni in contesti tranquilli, al di fuori del circuito metropolitano, il Comune di Peccioli e la società Belvedere S.p.A., spiega una nota, propongono una settimana di lavoro, riposo, scoperta e confronto nel borgo Bandiera Arancione di Peccioli, immerso nelle colline della Valdera (PI), non lontano da Firenze.
Aperto ai professionisti italiani e stranieri, il bando – al quale è possibile candidarsi entro lunedì 12 luglio 2021 – ha l’obiettivo di far vivere ai 6 selezionati un’esperienza di “working village” nel quale il gruppo di “villagers” potrà godere di un’accoglienza di qualità a costo zero e avrà tutto il tempo per svolgere le proprie attività in smart working. Un piccolo team locale organizzerà momenti di confronto con gli operatori del territorio, per facilitare lo scambio di competenze professionali, punti di vista, idee e suggerimenti. I “villagers” avranno anche la possibilità di scoprire tutte le eccellenze che il borgo offre: dall’enogastronomia al benessere, dalla natura alla cultura.
Dal 18 al 26 settembre 2021 Peccioli – premiato dal Touring Club Italiano con la certificazione Bandiera Arancione per la virtuosa e lungimirante gestione dell’ambiente e del territorio, la varietà dell’offerta storico-artistica e l’approccio improntato all’innovazione sociale, economica e culturale – si trasformerà in un “villaggio operoso”, un luogo d’incontro per sperimentare nuove economie e una nuova relazione tra turismo e territorio.
Le tre parole chiave del progetto sono quotidianità locale, scambio di competenze e community: vivere la quotidianità del borgo attraverso visite guidate, degustazioni e attività outdoor; aprire il dialogo con realtà diverse tra loro, entrando in contatto con competenze ed esperienze eterogenee; creare una open community in grado nel tempo di continuare il confronto tra la comunità locale e i futuri “villagers”.