Bruxelles – 1.203 tonnellate di pesticidi illegali sono state ritirate dal mercato tra il 13 gennaio e il 25 aprile, nel corso dell’operazione ‘Silver Axe’ guidata da Europol, l’ufficio europeo di polizia, insieme alle autorità di contrasto dei 27 Stati membri dell’UE e di 8 paesi terzi (Australia, Brasile, Colombia, Svizzera, Ucraina, Regno Unito, Norvegia e Stati Uniti). Dodici gli arresti in tutto, 7 in Italia e 5 Spagna, per un valore di traffici illegali che l’Europol stima in 80 milioni di euro.
Di queste oltre mille tonnellate, 100 tonnellate di pesticidi contraffatti sono stati sequestrati a venditori, produttori e aziende di logistica; mentre 82 tonnellate sono pesticidi sospettati di contraffazione e attualmente sotto inchiesta. L’operazione è stata condotta in collaborazione con la DG Salute (SANTE) della Commissione Europea e l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf). In una nota, Europol osserva che l’Asia (soprattutto meridionale) rimane la principale regione di origine dei pesticidi illegali e sottolinea che le vendite online sono aumentate.
Le sostanze attive non regolamentate che vengono immesse sul mercato sono estremamente pericolose per l’ambiente e la salute umana. Secondo l’ufficio di polizia europea l’uso di prodotti illegali e scadenti più economici “ha portato alla devastazione dei campi e di altri ecosistemi, che ha causato gravi danni ai più grandi impollinatori del mondo: le api”. “Questo è un altro esempio di come le autorità di contrasto e le agenzie nazionali e dell’UE che lavorano insieme possono fare la differenza eliminando dal mercato prodotti contraffatti, non regolamentati e spesso pericolosi che non solo danneggiano i consumatori ma hanno anche un impatto mortale sull’ambiente”, ha commentato Christian Archambeau, direttore esecutivo dell’EUIPO. Dal lancio dell’operazione Silver Axe nel 2016, Europol fa sapere che sono state sequestrate 3.771 tonnellate di pesticidi.