Bruxelles – Il biossido di titanio usato come additivo nei mangimi per animali (TiO2) “non può più considerarsi sicuro”. Lo dice l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, che appena il 7 maggio scorso aveva dato lo stop anche al biossido di titanio usato come additivo alimentare (E171) per l’uomo, mostrando preoccupazioni sulla genotossicità, ovvero la capacità di una sostanza di creare danni al DNA delle cellule, con potenziali effetti cancerogeni.
La valutazione del gruppo dell’EFSA sugli additivi e i prodotti o le sostanze utilizzati nei mangimi (FEEDAP) fa seguito alla “conclusione raggiunta dal gruppo di esperti scientifici sugli additivi e gli aromi alimentari (FAF) dell’EFSA secondo cui lo stesso composto non può più essere considerato sicuro se utilizzato come additivo alimentare“, conferma l’Agenzia europea con sede in Italia, a Parma. Il gruppo non ha potuto può escludere “preoccupazioni relative alla genotossicità” del biossido attualmente autorizzato nella UE per l’uso dal 2008 come agente colorante anche nei mangimi per cani e gatti.
Anche dopo l’ingestione orale – prosegue l’EFSA – l’assorbimento delle particelle di biossido di titanio è basso, ma possono accumularsi nel corpo e questo, “insieme alla mancanza di dati, ha impedito al gruppo di trarre conclusioni sulla sicurezza del TiO2 per gli animali, i consumatori e l’ambiente”. Inoltre, anche per chi lo utilizza il biossido di titanio è considerato “potenzialmente cancerogeno per inalazione”. Il parere scientifico dell’EFSA – non vincolante – fa seguito a una richiesta di approfondimento da parte della Commissione Europea, che probabilmente ne vieterà l’uso in Unione Europea.