Bruxelles – Batterie, carburanti sostenibili, acciaio pulito, strumenti di intelligenza artificiale e tecnologie dei dati. La Commissione UE ha lanciato ieri (14 giugno) undici partenariati per la transizione verde e digitale per il periodo 2021-2030, nei quali saranno investiti complessivamente 22 miliardi di euro di cui oltre 8 miliardi dal programma europeo per la ricerca Horizon Europe e il resto dagli Stati membri e dai partner privati. L’obiettivo è rafforzare l’intesa con le industrie europee e stimolare gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione e per realizzare gli obiettivi di entrambe le transizioni ‘gemelle’ dell’UE, verde e digitale.
L’Esecutivo ha già adottato un memorandum d’intesa per lanciare i partenariati, che inizieranno le loro operazioni immediatamente, ma il 23 giugno si terrà la cerimonia di firma dei protocolli d’intesa nel quadro delle Giornate europee della ricerca e dell’innovazione (in programma il 23 e 24 giugno). Tra le undici intese firmate (qui la lista completa), il partenariato europeo per le batterie mira a costruire una catena di valore industriale europea competitiva per le batterie; quello per il trasporto acquatico a zero emissioni, punta a trasformare il trasporto marittimo e fluviale per eliminare tutte le emissioni ambientali dannose, compresi i gas a effetto serra, gli inquinanti dell’aria e dell’acqua, attraverso tecnologie e operazioni innovative.
Focus anche sull’acciaio pulito, per la produzione di acciaio a basse emissioni di carbonio; e ancora sul Made in Europe, per la leadership europea nella produzione sostenibile in Europa, con l’applicazione dei principi dell’economia circolare (zero rifiuti e altri), la trasformazione digitale e la produzione neutrale per il clima. Sul fronte del digitale, sono promossi un partenariato per un Cloud europeo della scienza aperta, per consolidare entro il 2030 un ambiente virtuale affidabile e “consentire ai circa 2 milioni di ricercatori europei di archiviare, condividere e riutilizzare i dati di ricerca attraverso i confini e le discipline”; uno per l’intelligenza artificiale, i dati e la robotica, per guidare l’innovazione e l’adozione di queste tecnologie. E, infine, un’intesa per la fotonica (tecnologie basate sulla luce), per accelerare le innovazioni fotoniche, garantendo la sovranità tecnologica dell’Europa e aumentare la competitività dell’economia europea.
“La cooperazione è fondamentale quando si tratta di superare le sfide della transizione verde e digitale dell’Europa. E le tecnologie digitali stanno guidando questa transizione verso un’economia neutrale per il clima, circolare e più resiliente”, sottolinea Margrethe Vestager, vicepresidente esecutivo per un’Europa adatta all’era digitale. Gli undici partenariati – ha spiegato – “mobiliteranno risorse significative, circa 22 miliardi di euro, in modo da poter individuare insieme l’intelligenza artificiale affidabile, i dati, la robotica e molti altri strumenti tecnologici per raggiungere i nostri obiettivi ambientali e climatici, per un futuro più pulito e più sano”.