Bruxelles – Dopo l’intesa di principio con la Commissione europea, oggi (11 giugno) gli Stati membri hanno approvato l’accordo tra l’Unione europea e il Regno Unito sulle possibilità di pesca per il 2021 che fissa il totale ammissibile di catture (TAC) per 75 stock ittici condivisi entro la fine dell’anno e una serie di stock di acque profonde per il 2021 e 2022. Londra e Bruxelles erano alla ricerca di un accordo sulle quote di pescato condivise da quando il periodo transitorio della Brexit si è concluso a dicembre 2020 ed era stato anticipato il tre giugno scorso con una telefonata tra il commissario per l’Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius, e il Segretario di Stato britannico per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali, George Eustice.
Nel quadro dell’accordo commerciale con Londra a dicembre, i ministri dell’UE hanno stabilito quote provvisorie per i primi tre mesi dell’anno, da gennaio a fine marzo, per garantire la continuità delle attività anche dopo l’uscita del Regno Unito dall’UE e rimandando la definizione delle quote definitive per il 2021. Un periodo di transizione dovuto alla necessità di trovare un accordo separato con Londra, rispetto all’accordo commerciale finalizzato a dicembre.
Mancava il consenso degli Stati, che arriva oggi, accompagnato dalla promessa che sarà istituito un comitato specializzato UE-Regno Unito sulla pesca per finalizzare alcune delle questioni rimaste in sospeso, compresi gli scambi di quote e alcune misure tecniche. “Questo accordo rappresenta una pietra miliare nelle relazioni UE-Regno Unito e costituisce un forte precedente per i futuri negoziati con il Regno Unito sulle opportunità di pesca. Fornisce chiarezza e stabilità ai pescatori e alle donne, garantendo al contempo che le risorse marine continuino a essere utilizzate in modo sostenibile”, ha commentato Ricardo Serrão Santos, ministro portoghese del mare, a capo del Consiglio UE.